Cerveteri, esposto all’Asl sulla caserma della Municipale. L’ultima questione irrisolta della giunta Gubetti

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La miccia era già incandescente e ora è esplosa. L’immobilismo dell’amministrazione comunale, in realtà delle amministrazioni comunali in questi anni, ha portato ad un paradosso tutto cerveterano: il controllore della sicurezza in città è in pericolo. La caserma della Polizia Locale, in sostanza, è una trappola, un labirinto di pericoli certificati dai sindacati che hanno presentato un esposto all’Asl (dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Civitavecchia e anche allo Spresal di Bracciano) per la sicurezza dei lavoratori.

Una bella grana ora per la giunta Gubetti che durante l’incontro di sabato scorso, quello degli encomi formali, non è riuscita a dare delle risposte esaurienti sulla nuova sede della Municipale. In via Friuli 7 il comune etrusco ci paga pure l’affitto e si tratta di uffici vietati ai disabili, un altro bruttissimo aspetto di questa storia. Più di 20 agenti operano in uffici e ambienti accatastati come abitazioni e con un normale garage utilizzato per i mezzi della Municipale. L’elenco delle difformità è piuttosto lungo e Stefano Moriggi,  responsabile territoriale del gruppo Csa Regioni Autonomie Locali, le mette per iscritto: «La vestizione e svestizione della divisa si svolge in spogliatori sprovvisti di spazi minimi e panche necessarie per rendere tali operazioni sicure». E Poi ancora: «Manca un’uscita di emergenza con apertura a spinta verso l’esterno». Continui rischi per il personale: «In questi ambienti di lavoro coesistono promiscuità con quadri elettrici e quadri di prese telefoniche i cui cavi a terra sono sistemati in maniera approssimativa». Pericolo di incendio per il box sottostante: «Le pareti sono ingombre di suppellettili varie a rischio di infiammabilità». Tanti altri nodi presenti nella missiva e c’è ora da chiedersi quando arriveranno gli ispettori Asl e cosa decideranno nel caso l’immobile non sia idoneo per poter operare.