SONO USCITI DAI MANIFESTI E SONO TUTTI IN PIAZZA A FESTEGGIARE MEZZE VITTORIE…
E’ ARRIVATO IL FATIDICO GIORNO DOPO., quello dopo le elezioni, per intenderci, e tutte quelle facce, in particolar modo quelle dei gregari, che per un mese, con slogan esilaranti hanno occupato ogni angolo ed ogni spazio libero della città, promettendo: “Nuovo “ da sostituire a quel “vecchio” che loro stessi rappresentavano, si ritrovano, si vedono, si abbracciano e festeggiano. Cosa? Le loro mezze vittorie. Eh si, perchè diversamente non si possono definire, visti i risultati delle elezioni. E’ uno spettacolo che sfiora l’indegno, sentirli parlare del “voto in meno o in più” che lo stacca del suo collega e che potrebbe fare la differenza, per l’entrata in Consiglio comunale, nel caso, naturalmente di vittoria, tra due settimane, al ballottaggio, della propria coalizione di appartenenza.
E il territorio? Ha vinto? Ha perso? E i cittadini? Hanno vinto portando un cambiamento nelle figure, nei metodi e nei programmi, o hanno contribuito, come utili idioti a far vincere “Loro”. Chi? Ma i vecchi “Democristiani”, naturalmente. Infatti, in quella piazza, stamattina, si vedeva riprender forma la vecchia DC. C’era il campione delle preferenze, c’era l’esordiente che aveva preso pochi voti in meno, due o tre, del Segretario locale del partito di maggioranza relativa, c’erano tutti a parlare dei “fatti” loro a complimentarsi a vicenda, ma nessuno più dei programmi, dei metodi di gestione, di un territorio già “venduto” ai palazzinari dai coperti politici “romani”, sempre gli stessi, che manovrano i destini dei proprietari di queste terre e giammai della volontà di chi li abita e ci vive.
Ieri pomeriggio, un vecchio democristiano, mai pentito, si stropicciava le mani per la contentezza. Ma a questo punto, c’è stato un vincitore? Non lo si vuole vedere ma c’è stato: Alessio Pascucci. Lui, democristiano da sempre, legato alla finta sinistra, amico della vera destra, quella che fa finta di spaccarsi per accontentare i sogni di potere di eterni pretendenti mai protagonisti, condizionerà con la sua presenza il Consiglio Comunale di Ladispoli, nonostante l’innegabile successo di Grando, e lo farà a dispetto di Ciogli e di Paliotta, continuerà a condizionare la Città Metropolitana e provate ad indovinare a Cerveteri, con le relazioni che ha già impiantato o con le regalie già fatte, cosa farà chiunque vinca il ballottaggio. Complimenti, chi ha operato dietro le quinte, ha avuto ancora successo.
Toni Moretti