CERVETERI DI NUOVO AL VOTO

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MOSCHERINI PER IL RINNOVAMENTO, GUBETTI PER LA CONTINUITÀ. E ANNA LISA BELARDINELLI POTREBBE ESSERE L’AGO DELLA BILANCIA DOPO L’APPARENTAMENTO COL CENTRODESTRA.

Elena Gubetti o Gianni Moscherini. Cittadini pronti al secondo round elettorale per votare il futuro sindaco di Cerveteri. Subito una sorpresa: il “matrimonio” tra Moscherini e Anna Lisa Belardinelli, un’intesa che potrebbe anche rivelarsi decisiva ai fini del ballottaggio.

L’avvocato di 48 anni potrebbe rappresentare l’ago della bilancia con le sue 4.301 preferenze, circa il 28%, strappate al primo turno. Alla vigilia era difficilmente ipotizzabile un accordo nel centrodestra e invece dopo discussioni e trattative, alla fine la fatidica stretta di mano c’è stata. L’apparentamento è stato siglato domenica in extremis negli uffici comunali di piazza Risorgimento. Nell’accordo raggiunto tra gli schieramenti si parla di uno o forse due assessorati, oltre alla presidenza del Consiglio per Belardinelli.

ballottaggio
Elena Gubetti

Delle 5 liste civiche che l’hanno sostenuta al primo turno solo “Civicamente” si è defilata. «Lo ammetto – commenta Belardinelli – è stata una scelta sofferta, l’apparentamento però mi è stato chiesto dalla mia squadra e da Cerveteri. I miei elettori invocano un rinnovamento. Spero sia la scelta giusta e spero in una maggioranza dove le scelte siano condivise. Abbiamo operato con una grande senso di responsabilità».

Più rilassato Gianni Moscherini chiamato a recuperare 9 punti in termine di percentuale a Elena Gubetti e a riprendersi la guida del Comune dopo 20 anni di egemonia del centrosinistra. «Ho visto – sostiene l’ex sindaco di Civitavecchia – realizzare una aggregazione di liste che messe insieme fanno il futuro gestionale di Cerveteri. Spero di vincere perché abbiamo una squadra competente e un programma che possiamo realizzare a partire dai primi 100 nell’arco massimo di 4 anni realizzando la rinascita della città».

Per Moscherini la trattativa non è stata estenuante. «È stata legata alla volontà di ridare a Cerveteri una nuova era e contestualmente chiudere l’epoca Pascucci e Gubetti. Non dimentichiamoci che Alessio Pascucci è stato bocciato a Ladispoli e Gubetti è l’attuale assessore alla Igiene urbana. Basta vedere come è ridotta la città». La leader del centrosinistra ha mal digerito l’apparentamento. «I cittadini – tuona Gubetti – sapranno distinguere chi si candida per la crescita di Cerveteri e chi lo fa per interessi di potere e per le poltrone. L’apparentamento lo vedo più nella seconda ipotesi».

Massima assise. Nel frattempo inizia a delinearsi il mosaico del Consiglio comunale che naturalmente avrebbe ingressi differenti sui banchi a seconda che vinca uno o l’altro. Se dovesse spuntarla Gianni Moscherini, tre seggi scatterebbero a Fdi (Luigi Bucchi, Nicolò Accardo e Valentina Allevi), due alla lista “Trasparenza e Legalità” (Salvatore Orsomando e Alessandra Ceripa), due a “Capacità e Passione con Lamberto” (Lamberto Ramazzotti e Emiliana Surico), uno a Fi (Emanuele Vecchiotti), uno a “Cerveteri con Brazzini” (Maurizio Falconi). Premiate anche le liste di Belardinelli: 3 consiglieri sarebbero della lista “Belardinelli Sindaco” (Gianluca Paolacci, Vilma Pavin e Alessandro Cavedal), due posti andrebbero a “Nuova Cerveteri” (Luca Piergentili e Anna Lisa Belardinelli) e uno per “Io sto con Cerveteri” (Alessandro Fondate). In caso di vittoria di Elena Gubetti, la maggioranza sarebbe composta con sei di “Governo per Gubetti” (Federica Battafarano, Matteo Luchetti, Alessio Pascucci, Antonietta Maria Pilu, Federico Salamone e Claudio Nucci), sei del Partito Democratico (Carmelo Travaglia, Riccardo Ferri, Linda Ferretti, Giuseppe Zito, Alessandro Gnazi e Arianna Mensurati). Poi un seggio ciascuno a Europa Verde (Laura Mundula), “Noi per Cerveteri” (Angelo Galli) e “Cerveteri Domani” (Luigi Geronzi). Infine le possibili minoranze. Con Moscherini sindaco, in opposizione ci sarebbero Battafarano, Luchetti, Pascucci, Pilu, Travaglia, Ferri, Ferretti, Galli e Gubetti. Con Gubetti sindaco, i consiglieri di minoranza sarebbero Moscherini, Bucchi, Accardo, Orsomando, Ramazzotti, Vecchiotti, Paolacci, Pavin e uno tra Piergentili e Belardinelli. Da affrontare il nodo Pascucci, entrato già come consigliere comunale a Ladispoli.