CASO VANNINI: SCATTA IL PROCESSO BIS

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SPUNTA UN AUDIO CHOC DI QUELLA TRAGICA SERA.

Oggi a Cerveteri la presentazione del libro su Marco Vannini. Mercoledì prossimo invece si ritornerà in aula per il processo bis come stabilito lo scorso 7 febbraio dalla Corte di Cassazione.

Il countdown è partito. Non senza un colpo di scena. Un nuovo audio relativo a quei tragici momenti in cui il giovane 20enne era ancora ferito nella villetta dei Ciontoli e implorava aiuto.“Ti prego, portami il telefono”. Sarebbero queste la parole pronunciate da Marco Vannini la sera del 17 maggio 2015 ed è solo grazie ad una elaborata indagine tecnologica di una società americana che è stato possibile pulire l’audio di quella telefonata partita da casa Ciontoli al 118. Nessuno dei presenti nella villa di via De Gasperi a Ladispoli aveva chiamato in tempo i soccorsi per poterlo salvare. Nessuno prima era riuscito ad approfondire il suono e le vibrazioni vocali, al contrario esperti italiani e statunitensi dell’Emme Team, questo il nome della società, hanno approfondito le registrazioni del passato. La chiamata sotto i riflettori è sempre la stessa. Antonio Ciontoli, il padre della fidanzata di Marco, sottoufficiale della Marina con un ruolo nei servizi segreti, è in linea con l’operatrice Ares. Da poco è passata la mezzanotte. Si sente in sottofondo Marco Vannini, sempre secondo lo studio sofisticato della Emme Team: “Ti prego, basta”, mentre Martina Ciontoli, la fidanzata, gli risponde: “E basta, su”. Marco è gravemente ferito, fatica a respirare e si sforza per ricevere aiuto. “Ti prego, basta!”, mentre Martina per la seconda volta lo zittisce. In quel momento il giovane avrebbe pronunciato la frase disperata: “Ti prego, portami il telefono”. Non gli risponde stavolta Martina ma la madre, Maria Pezzillo: “E’ giù”, riferendosi naturalmente al telefono. Marco cerca ancora Martina: “Marti, basta ti prego, portamelo. Ti prego il braccio mi fa male!” e la Pezzillo questa volta rifiuta di portarglielo: “Marco, no!”. Una condotta che potrebbe aggravare ancor di più la posizione dell’intera famiglia Ciontoli che tornerà in Corte d’assise d’appello. Rischiano 14 anni di carcere per omicidio volontario con dolo eventuale il capofamiglia che ha premuto il grilletto, la moglie Maria e i figli, Martina e Federico.

Le richieste della parte civile. Il legale dei Vannini, Celestino Gnazi, ha depositato in Appello l’istanza di istruttoria relativa a questo audio. Così come ha chiesto che venga ascoltata dai giudici Cristina Imperato, una vicina dei Ciontoli che però non venne sentita dai carabinieri di Ladispoli e Civitavecchia. E potrebbe essere sentita anche Viola Giorgini, fidanzata di Federico, come persona informata sui fatti. Anche lei era presente nella villa durante la tragedia ma è stata prosciolta dall’accusa di omissione di soccorso. Non si è mai capito per quale motivo. C’è una intercettazione ambientale molto dubbia, registrata il 18 maggio nella caserma dei carabinieri di Civitavecchia. “Ho parato il culo anche a te”, si era rivolta così al suo fidanzato Viola Giorgini uscendo dalla stanza dopo il colloquio con gli investigatori. Cosa voleva dire veramente?

VanniniLibro. “Mio figlio Marco la verità sul caso Vannini”, oggi 3 luglio sarà presentato pubblicamente al Granarone di Cerveteri il libro scritto da Marina Conte, la madre di Marco, con la narrazione dello scrittore Mauro Valentini. L’opera, dedicato a questo “angelo”, è fatta di storie, aneddoti, lettere, verità. Tutti i proventi dell’opera saranno interamente devoluti ai Comuni di Cerveteri e Ladispoli per attività sociali nel nome di Marco. “La battaglia per chiedere Giustizia e Verità per Marco Vannini accanto ai genitori Marina e Valerio non si ferma. Sulle mura del nostro Municipio da sempre è presente uno striscione che ce lo ricorda. Come Sindaco e come rappresentante di questa comunità continuerò a stare in prima linea. In attesa del processo bis, Marina ha scritto un libro molto intenso su quanto è accaduto e quanto sta accadendo. Siamo orgogliosi di ospitare la prima presentazione di questo libro alla quale invitiamo tutta la popolazione”, è quanto detto dal sindaco etrusco, Alessio Pascucci.