di Gianni Palmieri
Quando giochi oltre 600 partite da professionista sei uno che di calcio ne mastica tanto. Così quando ti chiamano a salvare una squadra sfiduciata ed allo sbando, solo con carisma e competenza puoi realizzare un miracolo sportivo. E l’uomo della provvidenza calcistica per l’Unione sportiva Ladispoli è stato senza dubbio Carlo Cotroneo. Un passato da calciatore in Serie B con il Catanzaro alla fine degli anni ’80, tantissime presenze in gloriose compagini di Serie C e poi una carriera apprezzabile da allenatore sulle panchine di Albalonga, Torrenova e Cecchina in Eccellenza, Ostia Antica e Cerveteri in Promozione. Lo scorso dicembre i dirigenti rossoblu lo chiamarono dopo la 17° giornata di Serie D, il Ladispoli annaspava sul fondo della classifica, stritolato tra inesperienza, una campagna acquisti forse non eccellente ed arbitraggi spesso da commedia dell’assurdo. Carlo Cotroneo, romano verace classe 1965, ha accettato la sfida del presidente Paris, si è rimboccato le maniche e giorno dopo giorno, nonostante ulteriori angherie arbitrali, ha condotto il Ladispoli alla salvezza diretta, evitando anche la trappola degli spareggi ai play out. I rossoblu hanno conquistato 40 sudatissimi punti, tra gli artefici della permanenza in Serie D proprio il mister Cotroneo che abbiamo intervistato in occasione della festa della salvezza organizzata dalla società.
Mister, quando lei accettò la panchina del Ladispoli si scrisse che era incosciente e che aveva accettato il timone di una nave alla deriva. Dopo 5 mesi come ricorda il primo approccio?
“Trovai una situazione delicata. Non tanto dal punto di vista della classifica visto che il Ladispoli era in corso con le altre per la salvezza. Lo spogliatoio era moralmente a terra, c’era poco entusiasmo, l’impatto con la Serie D era stato difficile. Con i miei collaboratori abbiamo lavorato sulla testa dei giocatori, lentamente si è guadagnato l’entusiasmo, abbiamo capito che potevamo salvarci. E’ stata una grande impresa, ringrazio i giocatori che hanno avuto fiducia nelle mie idee e nei miei schemi. Appena arrivato infatti mi resi conto che il vero problema erano i troppi goal incassati, abbiamo cambiato schema, siamo diventati più offensivi, tra coraggio, incoscienza ed esigenza ci siamo trasformati, diventando più pericolosi in attacco. E’ stato un azzardo vincente”.
Mister, in alcune occasioni il Ladispoli è stato letteralmente scippato del risultato per colpa di arbitraggi inadeguati. Cassino, Lanusei, Ostia Mare le perle di direzioni di gara da operetta. Quando è stato importante che la società, il comune e la stampa hanno alzato la voce, arrivando perfino ad invocare interrogazioni parlamentari al ministro dello sport?
“Credo che la sollevazione di una città intera sia stata determinante. Il Ladispoli era una matricola, abbiamo pagato lo scotto di arbitri giovani ed inesperti, dopo le sacrosante proteste abbiamo avuto direttori di gara competenti e bravi. Abbiamo potuto giocare alla pari, i risultati si sono visti. E’ vero, gare come Lanusei ed Ostia Mare sono andate aldilà del calcio per le ingiustizie patite dal Ladispoli, ma abbiamo sopportato, rispondendo con ancora più grinta sul campo. I ragazzi sono stati eccezionali. Devo dire che alla salvezza ci ho sempre creduto, così come nella buona fede delle altre squadre che se la sono giocata senza regalare nulla”.
Parliamo di futuro. Dando per scontato che sarà confermato sulla panchina rossoblu essendo l’artefice della salvezza, come si può potenziare la squadra per evitare un’altra stagione di sofferenza?
“Spero che la società mi confermi, a Ladispoli mi trovo davvero bene. Per la prossima stagione è ovvio che servirebbero giocatori di esperienza, ci sono partite nelle quali servono in mezzo al campo atleti che sappiano gestire la situazione emotivamente. La società si sta muovendo, peraltro dovremo sostituire probabilmente giocatori di grande livello come Cardella e Manoni che sono già corteggiati da grandi squadre. Servirebbe una campagna acquisti mirata per evitare gli errori commessi in passato. Ho fiducia nella dirigenza”.
Vi ricordiamo che la versione video dell’intervista al mister Cotroneo la potete vedere sul profilo facebook ortica social.