Carburante: con lo sconto, la benzina costa come prima

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Fino al 20 aprile accise ridotte di 25 centesimi al litro.

I prezzi di benzina e gasolio devono immediatamente scendere alla pompa di 30,5 centesimi di euro o i distributori di carburante saranno denunciati in Procura per le possibili ipotesi di appropriazione indebita e truffa. Lo afferma il Codacons, dopo la pubblicazione nella notte sulla Gazzetta Ufficiale del decreto “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e unitari della crisi ucraina” contenente le norme sulla riduzione delle accise.

Il decreto ha effetto immediato e prevede che le accise siano ridotte di 25 centesimi al litro, con una riduzione dei listini alla pompa pari a 30,5 centesimi di euro calcolando anche l’Iva  – spiega Codacons – La benzina, per effetto delle nuove disposizioni, deve così costare oggi presso i distributori circa 1,87-1,88 euro al libro, al gasolio 1,84 – 1,85 euro/litro. 

“Se i gestori non si adegueranno al decreto del Governo saremo costretti a denince in tutta Italia contro chi non abbassa i prezzi alla pompa, per le possibili ipotesi di appropriazione indebita e truffa” – afferma il presidente Carlo Rienzi.

In tal senso l’associazione invita i cittadini a segnalare al Codacons i distributori di carburanti che non sono adeguati alle nuove disposizioni e non hanno ridotto i prezzi al pubblico, e quelli che ancora vendono benzina e gasolio a prezzo superiore ai 2 euro al litro, inviando una mail all’indirizzo info@codacons.it.

Inoltre l’associazione pubblicherà sul proprio sito i moduli attraverso i quali i cittadini residenti a Roma, Cagliari, Belluno, Prato,Ancona, Perugia, Verona potranno costituirsi parte offesa nelle inchieste aperte dalle Procure locali sulle speculazioni relative ai prezzi dei carburanti, e chiedere i danni qualora dalle indagini dovessero emergere illeciti a danno dei consumatori.