A MACCARESE MORTA UNA 52ENNE DI ORIGINI ROMENE LA NOTTE DEL PRIMO GENNAIO. GRAVE ANCHE L’UOMO CHE ERA CON LA DONNA DELL’EST. NELL’EPIFANIA ALTRI SEI FERITI ALL’ALTEZZA DI SANTA MARINELLA.INDAGINI AFFIDATE ALLA POLIZIA STRADALE DI CERVETERI.
Si è aperto nel peggiore dei modi il 2020 sulle strade del litorale nord. Poco dopo la mezzanotte del cin-cin di San Silvestro, era esattamente l’1.30, un terribile incidente sulla A12, all’altezza del casello autostradale di Maccarese, è costato la vita ad una cittadina romena di 52 anni, Viorica Radu, residente nella Capitale nella zona della Magliana. Tre vetture coinvolte e altre cinque persone ferite al chilometro 13+200. Sulla carambola mortale hanno lavorato gli agenti della polstrada di Cerveteri-Ladispoli, guidati dal comandante, Claudio Paolini. Il più grave tra i feriti un uomo di 67 anni, di Ladispoli, che viaggiava in macchina con la donna e che ha ricevuto dai sanitari del Policlinico Gemelli 40 giorni di prognosi.
La ricostruzione. La vittima era al volante della propria Citroen C1 e, per cause ancora in corso di accertamento, si è scontrata prima con un’auto, rigirandosi e venendo travolta frontalmente da una seconda vettura. Tutti e 3 i mezzi procedevano nella stessa direzione, ovvero verso Civitavecchia. L’Opel Astra era guidata da un giovane ladispolano di 25 anni (se l’è cavata con pochi giorni di prognosi) e poi un Ford Fiesta al cui volante c’era un 28enne di Marina di Cerveteri con a bordo i suoi genitori. Per fortuna nessuno di loro ha riportato conseguenze gravi. Entrambi comunque sono stati indagati per omicidio stradale, in attesa delle perizie e degli esami disposti dalla magistratura civitavecchiese.Una prassi comunque. I tre veicoli sono stati posti sotto sequestro dalla magistratura. L’indagine è affidata al pm Mirko Piloni.
Gli incoscienti. Sul posto, oltre a numerose ambulanze del 118, anche la squadra 26 A dei vigili del fuoco del distaccamento di Cerenova intervenuta per liberare dalle lamiere accartocciate gli occupanti dei mezzi. Il traffico quella notte è rimasto paralizzato per almeno 3 ore, quasi fino all’alba. Alcuni tra i più spazientiti hanno però raggiunto il casello in retromarcia, rischiando di colpire i veicoli in sosta e complicando non poco la gestione della viabilità. Polemiche naturalmente tra gli automobilisti in coda. Nel bilancio anche un secondo tamponamento a catena, forse per cause di distrazione, quasi nello stesso punto del dramma che ha coinvolto ulteriori sei persone, tutti fra i 30 e i 40 anni, per fortuna finite al pronto soccorso di vari ospedali senza gravi conseguenze.
Santa Marinella. Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio altro botto violentissimo con sei persone ferite sempre sulla Roma-Civitavecchia al chilometro 49. Ironia della sorte una Citroen C1 si è ribaltata rimanendo al centro della carreggiata. L’uomo al volante, un militare, per fortuna è riuscito miracolosamente a mettersi in salvo raggiungendo a piedi la corsia d’emergenza e segnalando il pericolo ma un’Opel Corsa non ha potuto evitare l’urto con la macchina capovolta così come – a seguire – una Alfa Giulietta e un autocarro Dayli. Una strage sfiorata. L’autostrada è rimasta chiusa diverso tempo e i rilievi sono stati eseguiti dalla polstrada di Cerveteri con il sistema Top Crash visto che il campo del sinistro in curva interessava circa 400 metri di carreggiata. (E.R.)