LAVORATORI COSTRETTI A FILE CHILOMETRICHE PER OTTENERE IL GREEN PASS. LA DOMENICA È UN INCUBO. A CERVETERI ATTIVATO IL CENTRO COMUNALE PER I TEST MA È GIÀ IN TILT.
I primi raggiungono il piazzale della farmacia di via Bari, a Ladispoli. Iniziano a contarsi attendendo il personale che predisponga il tutto per la somministrazione del tampone nel tendone. È domenica, tutto sembra possa scorrere con regolarità, ma è solo un’illusione. Col passare dei minuti la situazione sembra precipitare. Troppe richieste. Qualcuno ha fretta, deve andare a lavoro. La situazione si fa difficile perché la coda è lunga, sempre più lunga fino alla comunicazione della farmacia che affigge un cartello all’ingresso: «I tamponi qui sono sospesi».
Esplode il caos e viene fermata una pattuglia dei carabinieri della stazione locale. Gli utenti in fila spiegano ai militari intervenuti come sia vitale quel test rapido, utile per ottenere il Green pass. Solo che ciò non è più nelle disponibilità dell’unica farmacia comunale aperta nel giorno festivo. Dopo oltre un’ora di attesa qualcuno preferisce raggiungere altre località.
«Cerveteri nemmeno a parlarne, – si sfoga il signor Stefano – le farmacie non hanno mai offerto questa possibilità. Alla fine sono riuscito a “vincere” un tampone a Fiumicino. Ho perso l’intera mattinata ma devo riuscire ad andare in fabbrica». Stefano tocca un argomento interessante. Cerveteri non ha mai predisposto questo servizio nelle proprie farmacie e di conseguenza i cerveterani si sono sempre diretti nel comune più vicino, ossia Ladispoli.
Le odissee non finiscono qui e lo testimonia un’altra signora. «Perché sono qui? – racconta la donna – Perché ho fatto il tampone da un’altra parte ma per un errore non mi è stato scaricato questo maledetto certificato e così mi son dovuta cercare l’unica farmacia aperta. A quanto pare però inutilmente». Altri cittadini sono andati a Civitavecchia o addirittura a Roma. Per diverso tempo nemmeno chi aveva acquistato in precedenza il pacchetto dei tamponi era riuscito a guadagnarsi l’agognata tessera verde, poi la situazione a poco a poco è tornata alla normalità.
Il giorno prima, quindi a poche ore dall’entrata in vigore del Dpcm, non era andato poi tanto meglio, nonostante fossero disponibili anche i centri privati per i tamponi, e altre farmacie. Dipendenti del settore pubblico e privato avevano prenotato il loro test, rapido o molecolare. Il sistema praticamente è andato in tilt (come esempio nella farmacia di viale Europa). Dal poliziotto che doveva raggiungere il suo collega di turno di pattuglia, al cameriere che ha tardato ad arrivare al suo ristorante beccandosi la ramanzina del suo datore. «Possibile una sola farmacia effettua i tamponi rapidi per poter lavorare?», è lo sfogo pubblico lanciato su Facebook da Emanuele. «Tutte piene le prenotazioni fino alla prossima settimana, non rispondono nemmeno al telefono. Come faremo?», segnala Monica.
Il nodo etrusco. Molto dello scompiglio ladispolano, come detto, deve essere comunque addebitato a Cerveteri che fino a lunedì scorso non ha mai risolto il problema, non concedendo di fatto la possibilità di effettuare i tamponi nelle farmacie comunali del proprio territorio. Il sindaco, Alessio Pascucci, ha rivendicato il piano salva-code. «Abbiamo attivato insieme alla Multiservizi Caerite e la Alabiso Lab – ha detto – un centro tamponi comunale, in piazza Risogimento, all’interno dei locali della ex Pro Loco, aperto 6 giorni su 7, dal lunedì al sabato, dalle ore 15 alle 19. I test per gli adulti verranno effettuati a 10 euro, quelli per i ragazzi tra i 12 e i 18 anni a 5 euro, costo inferiore a quello indicato dal Governo. Sarà possibile prenotarsi al servizio chiamando il numero unico 0669401745 e seguendo le istruzioni oppure inviando una e-mail all’indirizzo tamponi.cerveteri@gmail.com».
Ma il servizio effettivamente ha risolto tutti gli imprevisti? Forse un po’, ma a sentire i primi utenti già lunedì le prenotazioni erano congelate per almeno 4 giorni. Insomma, si prevede un altro ennesimo assalto che andrà a penalizzare chi ha intenzione di non sottostare alla vaccinazione cercando disperatamente un misero buco per ottenere il tampone. Il centro a Cerveteri sarà aperto per altri due mesi e mezzo. «Fino alla conclusione dello Stato di Emergenza – specifica il primo cittadino – prevista per il 31 dicembre 2021. Il locale individuato è al piano terra di palazzo San Martino, proprio accanto alla farmacia comunale n.1, a pochissimi passi dal capolinea delle linee del trasporto pubblico Locale e dunque facilmente raggiungibile da tutto il territorio comunale, frazioni incluse».