Il colonnello Claudio Fiore ha passato il testimone al Comandante Gino Bartoli
che guiderà il reparto di Forze Speciali del 17esimo Stormo Incursori
di Felicia Caggianelli
Sulle note dell’Inno di Mameli, passaggi di bandiera, e una suggestiva esibizione dei paracadutisti del nucleo incursori, si è svolta la settimana scorsa la cerimonia di cambio di comando al 17esimo Stormo Incursori presso l’aeroporto “M.U.Gordesco” di Furbara.
Al Colonnello Claudio Fiore, che ha lasciato l’incarico dopo due anni di permanenza, è subentrato il Colonnello Gino Bartoli, Ufficiale proveniente dalla 9^ Brigata Aerea di Pratica di Mare. La cerimonia è avvenuta alla presenza del Generale di Divisione Aerea Gianpaolo Miniscalco, Comandante del Comando delle Forze Speciali e di Supporto con sede a Roma e del Comandante della 1^BAOS Generale di Brigata Aerea Francesco Saverio Agresti e dei membri dell’associazione asso aeronautica di Ladispoli e Cerveteri.
Presenti all’evento anche i sindaci del territorio di Ladispoli, Alessandro Grando e Cerveteri, Alessio Pascucci insieme ai rappresentanti comunali, forze dell’ordine e guardia di Finanza dei rispettivi Comuni.
Grande commozione nelle parole del Comandante uscente, il Colonnello AAran Saverio Fiore, e grande determinazione in quelle del Comandante subentrante, Colonnello AAran Gino Bartoli, che dopo aver reso i dovuti omaggi alla Bandiera di guerra e alle autorità intervenute ha sottolineato lo stato d’animo e la devozione con i quali si appresta a rivestire questo nuovo importante incarico che lo vedrà parte attiva nel garantire gli equilibri della sicurezza all’interno del nostro Paese. “Oggi mi sento particolarmente orgoglioso -ha sottolineato Bartoli- di prendermi cura del 17esimo stormo. Sono consapevole che non sarà un impegno facile. Le insidie saranno molteplici e le problematiche variegate. Ma sono determinato a garantire allo Stormo il massimo delle mie capacità e delle mie energie al fine di conseguire il virtuoso percorso intrapreso dai miei predecessori. Con volontà, umiltà e tenacia cercherò di stimolare la sinergia collaborativa sia all’interno del reparto sia con tutti gli enti, reparti, comandi di forze armate e interforze con i quali il 17esimo Stormo si troverà a cooperare. Tutto ciò allo scopo di perseguire al meglio e tempestivamente tutti gli obiettivi prefissati dall’Aeronautica Militare e dallo Stato Maggiore della Difesa. Concludo ringraziando il Comandante uscente per avermi lasciato uno Stormo altamente operativo con eccellenze motivate in tutte le componenti: operativa, addestrativa e di supporto. A Lui gli auguri di continuare a mantenere gli stessi brillanti risultati nel prossimo incarico che andrà a ricoprire”.
In occasione dell’evento abbiamo avuto modo di intervistare il Generale Bartoli e gli abbiamo chiesto: Comandante in che modo intende portare avanti il lavoro del suo predecessore?
“Innanzitutto abbiamo molte strutture da completare. Strutture che servono per tutta la parte operativa ed addestrativa quindi sono impegnatissimo nel completare i lavori già avviati e poi continueremo a puntare sull’addestramento del personale che deve essere altamente specializzato e professionale. Quindi questi sono i punti sui quali io continuerò ad insistere per caratterizzare il reparto”.
Da pratica di mare a Furbara, cosa si aspetta da questo nuovo compito e da questo nuovo territorio?
“Un impegno maggiore visto che in questa fase sono il diretto responsabile e sono sicuro che con il territorio ci sarà un’ottima intesa. Ho notato – ha concluso il comandante Bartoli – che siamo apprezzati e benvoluti ed è giusto che sia così”. E dopo aver salutato il nuovo comandante abbiamo anche avuto modo di parlare con il Colonnello Fiore che va via senza rimpianti anche se non nasconde il fatto che gli sarebbe piaciuto portare a termine progetti in via di definizione e che richiedono un lungo percorso addestrativo e formativo.
Al Colonnello Claudio Fiore abbiamo chiesto: con che stato d’animo lascia lo Stormo dopo due anni?
“Vado via con la ferma convinzione di aver avviato dei programmi di addestramento e di formazione che miglioreranno ulteriormente le capacità operative dello Stormo. Non ho nessun rimorso. Vado via contento e in pace con me stesso. Grato per la splendida esperienza che ho fatto”.
Questa vita toglie tanto alla famiglia?
“Sì, ma è proprio la professione di militare che toglie tempo alla famiglia. Noi diciamo che le mogli hanno una foto sul comodino perché è l’unica che guardano la sera. Toglie tanto perché l’impegno è diuturno. Si sta spesso in viaggio e tra l’altro le problematiche e le cose irrisolte si portano anche nei brevi periodi in cui si sta in famiglia. Comunque, anche quando si è a casa, non si smette mai di lavorare. Il telefonino squilla sempre… ma va bene così”.
Il ‘68 ha dato vita ad uno degli slogan che ancora oggi echeggia ovvero: mettete fiori nei vostri cannoni, un inno alla pace. Secondo lei arriverà mai la pace?
“Sono domande che volano sopra la nostra testa. Il discorso è che le forze armate e i reparti ad alta specializzazione concorrono al mantenimento della pace. I teatri operativi dove la Nazione è impiegata sono gli stessi in cui noi siamo lì come forze di supporto al processo di pace. Impegnati anche nel servizio di addestramento di forze alleate e partner della Nazione che contribuiscono a ristabilire livelli di sicurezza e di pace nei paesi d’interesse, per cui -ha concluso il Comandante Fiore- non siamo strumento di guerra come militari bensì strumento di pace”.
Ringraziando il Colonnello Fiore per la disponibilità e augurandoli un grande in bocca al lupo per gli incarichi avvenire torniamo a casa rincuorati e anche un po’ fortunati perché grazie al nostro lavoro abbiamo la possibilità di conoscere gente come il Colonnello Fiore e il Comandante Bartoli che con grande responsabilità, professionalità e non pochi sacrifici, sono al comando di ragazzi e ragazze impegnate a garantire gli equilibri di pace nel mondo danno lustro alla bandiera italiana. A tutti loro va il nostro sincero augurio di buon lavoro!