Estate: grandinate, trombe d’aria e fuoco devastano l’Italia.
Nonostante le grandinate l’Aquila brucia ancora e non solo lei. Quella che sembrava una stagione estiva tranquilla si sta rivelando un’estate di fuoco. Da fino luglio sono arrivate trombe d’aria, nubifragi, bombe d’acqua ed ora gli incendi. Eventi estremi che confermano i cambiamenti climatici in atto. È quanto emerge da una elaborazione di Coldiretti su dati dell’European Severe Weather Database (ESWD) in riferimento all’ondata di maltempo che ha colpito l’Italia.
Roghi a L’Aquila, dove da giovedì bruciano centinaia di ettari boschi all’interno del Parco nazionale del Gran Sasso, Monti della Laga e Pettino. Mezzi aerei, tra cui 4 canadair, e decine gli uomini a lavoro per arginare il disastro ambientale di cui ancora si ignorano le cause. A preoccupare – dichiara Coldiretti – è l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente – afferma. Mix esplosivo nel primo week end d’agosto in Sicilia segnato con il bollino rosso dalla protezione civile. L’isola brucia ovunque, insieme alla temperatura che ha raggiunto i 40 gradi, si contano in queste ore i danni, per ora una sola vittima a Messina. In fiamme la vegetazione e i boschi attorno a Monreale e Borgetto, divorati ettari di macchia mediterranea. Sabato mezzi aerei, vigili del fuoco e forestali anche a Monte Grifone nel palermitano e nel comune di Chiusa Sclafani in località Chiusa La Vecchia. Incendi anche in Sardegna, Toscana e Calabria.
CALDO, INCENDI E GRANDINATE ESTIVE
Non solo incendi, a destare preoccupazione anche il maltempo con grandinate in Piemonte ed Emilia Romagna, brutto tempo che non ha risparmiato anche il sud a Taranto “gravi danni a frutteti, vigneti e ai campi di angurie e meloni a Ginosa e Castellaneta” – riferisce Coldiretti Puglia. Infatti il maltempo in tutto il Paese preoccupa in relazione ai danni provocati all’agricoltura. In Campania la grandine dei giorni scorsi ha rovinato uliveti, ortaggi in pieno campo, frutteti, vigneti e tabacco. Allarme per economia e turismo.
«Nelle aree bruciate – sottolinea la Coldiretti – saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali e la scoperta del territorio da parte di decine di migliaia di appassionati. Se certamente il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo, a preoccupare – continua la Coldiretti – è proprio l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente. Un costo drammatico che l’Italia è costretta ad affrontare perché – conclude la Coldiretti – è mancata l’opera di prevenzione, sorveglianza e soprattutto di educazione ambientale sul valore inestimabile di un patrimonio determinate per la biodiversità e per la stabilità idrogeologica del territorio».
Fonte Coldiretti