Calcio, insulti razzisti ad un giovane calciatore del Ladispoli

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Frase choc a Palocco contro il calciatore 16enne del Ladispoli Amed Bapignini. Lo sfogo dell’attaccante: “Ho chiesto all’arbitro se aveva sentito le offese ma la partita è proseguita ugualmente”.

Concentrazione al massimo. Amed è pronto per battere il rigore e segna. Esulta in modo energico, si toglie anche la maglia. E’ nervoso Amed Bapignini, calciatore dell’Academy Ladispoli. Ha 16 anni il ragazzo, e sta giocando una partita in campionato, nella categoria Allievi Elite Under 17. A Palocco le sue orecchie sentono una frase choc: “Non te se poteva bucà il gommone?”. L’attaccante riceve altre offese a sfondo razziale e si gira verso l’arbitro: “senti, mi hanno insultato per il colore della mia pelle”. Niente, il match prosegue, come se nulla fosse. Il giovane che gioca a Ladispoli ma vive a Primavalle, ha sempre vissuto a Roma, si sente devastato dal dolore. Quei momenti vengono vissuti in prima persona anche da un cronista sportivo del sito Gazzetta Regionale e il quotidiano ci fa un pezzo. Passano giorni e il ds del settore giovanile dell’Academy, Gioacchino La Pietra, interviene sul caso. “Siamo indignati. Ci tengo a fare un applauso poi al nostro Bapignigni, che pur soffrendo in campo nell’ascoltare frasi indicibili si è comportato in modo esemplare. La Federazione prenda posizione. Domenica dedicheremo uno striscione ad Amed”. Il presidente del Palocco si dissocia dai razzisti. “Esprimiamo, come Palocco, solidarietà a Bapignigni, rivolgendo le scuse al Ladispoli. Non si è trattato di un genitore o di un tesserato del Palocco ma di persone, ragazzi che sono entrate e poi sono andate via. Queste cose da noi non succedono, abbiamo giocatori di colore nelle nostre squadre. Noi combattiamo il razzismo, giorni fa su un campo un nostro calciatore ha subito offese. Se dovesse riaccadere qui chiuderò le porte del campo”, sostiene Marco Pini.

A gennaio 2017 l’allora 16enne Omar Mendola, altro tesserato del Ladispoli, venne insultato dai tifosi a Fiumicino. Pochi giorni dopo l’attaccante Nathan Tayey dell’Atletico Ladispoli subì lo stesso trattamento in campo a Ronciglione però da un avversario. Mai un provvedimento esemplare. Il razzismo nel calcio giovanile è un fenomeno in grande ascesa e mai punito.