Caccia, Rea:” La Lega fa perdere tempo con i suoi emendamenti”

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“Il prolungamento dei giorni di caccia a tutta la settimana e la stagione venatoria sono un controsenso. L’attività venatoria deve essere delineata in funzione e in maniera da regolare la popolazione e non a danno della fauna o dell’agricoltura”  – Rivoluzione Ecologista Animalista- REA

21 gennaio 2024 – “Appare come una provocazione l’emendamento presentato dal leghista Francesco Bruzzone” E’ il commento del Segretario Nazionale Rivoluzione Ecologista Animalista, Gabriella Caramanica, ricordando che il leghista ”prevede di emanare un calendario venatorio per legge, eliminando inoltre il limite alla stagione venatoria e togliendo il limite di tre giorni e i due giorni di silenzio venatorio, potenziando il parere degli istituti regionali anziché il ruolo dell’Ispra fino a depenalizzare alcuni  reati di caccia”.

“Quando si parla della Legge 157/92 in materia di ‘Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio’ si dovrebbe ricordare l’art. 1: “La fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell’interesse della comunità nazionale ed internazionale.

Da un punto di vista venatorio, la legge disciplina che siano le “Regioni ad emanare norme relative alla gestione ed alla tutela di  tutte  le  specie  della  fauna selvatica  in  conformità  alla  presente  legge,  alle  convenzioni internazionali ed alle direttive comunitarie”.

“In tal senso l’attività venatoria deve essere delineata in funzione -e in maniera da regolarne la popolazione – e non a danno della fauna o dell’agricoltura come recita l’articolo 2 L.157/92l”, puntualizza Caramanica, aggiungendo che “le leggi ci sono in Italia ed è sufficiente rispettarle. E’ un peccato che ad ogni cambio di Governo si rimetta mano alle leggi anziché operare in maniera che funzioni l’apparato amministrativo burocratico”.

“Un meccanismo adeguato alla biodiversità del nostro paese. Impossibile pensare ad uniformare un calendario venatorio che ha una ricchezza unica da un punto di vista naturalistico e faunistico con ecosistemi che variano da Nord a Sud con importanti tratte di specie migratorie. Non vediamo perché – prosegue il segretario nazionale- vi sia inoltre tutta questa necessità di prolungare i limiti del calendario venatorio in quanto è previsto anche il regime della caccia in deroga per le battute selettive. Poi non sorprendiamoci se le specie predatorie si avvicinano ai centri urbani per reperire cibo ed evitiamo di dare la colpa al lupo.

Per non parlare degli incidenti di caccia! I boschi non sono solo dei cacciatori. Addirittura in altri paesi come la Francia – conclude Caramanica- è così ben regolato il sistema che in periodo di cuccioli, in alcune aree è vietato portare il cane sciolto. Questi sono esempi sui quali iniziare a lavorare con tavoli di esperti e non con i burocrati della poltrona”.

Gabriella Caramanica