Brindisi goliardico, a Ladispoli è tutti contro tutti

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Lo avevamo scritto poche ore fa, la palla di neve sarebbe diventata una slavina.

Sta innescando un clamoroso tutti contro tutti la vicenda del video messo in rete durante una festa privata ieri sera in cui alcuni esponenti dell’amministrazione comunale avrebbero brindato in modo allegro e ironico nei confronti della Guardia di finanza. Si sta scatenando una guerra a colpi di smentite, chiarimenti, accuse e richieste di dimissioni come mai era accaduto nella storia di Ladispoli. Vi abbiamo già informato della dura presa di posizione del presidente del Consiglio comunale, Emanuele Cagiola e del capogruppo Piero Ruscito che hanno chiesto al sindaco la testa dei presunti responsabili del brindisi incriminato. E la dissociazione pochi minuti fa del sindaco Paliotta che ha preso le distanze dalla delicata vicenda. Ora sul web fioccano le repliche di molti partecipanti alla festa. Eccole di seguito, le abbiamo riprese dai colleghi di Terzobinario.

“Ieri sera ci siamo ritrovati a casa di una collega, la consigliera Concetta Palermo, per una festa di compleanno privata. Trattandosi di una persona che ha un ruolo istituzionale in comune, erano presenti diversi amministratori, insieme a tante altre persone che nulla hanno a che fare con l’amministrazione di Ladispoli.

Nessuno aveva idea che un consigliere comunale stesse riprendendo e trasmettendo in diretta su facebook momenti di una festa assolutamente tranquilla, ma comunque di carattere privato. Evidentemente qualcuno ancora non ha compreso qual è l’uso che è opportuno fare dei social media. Dopodiché il fatto stigmatizzato dalla stampa consiste in un tentativo di brindisi innocuo e scherzoso, ritenuto inopportuno dagli stessi partecipanti.

Invito chiunque a rinvenire all’interno del video frasi malevole da me pronunciate nei confronti della Guardia di Finanza o del comandante Antonino Spanò. Non se ne troveranno. Anzi, approfitto dell’occasione per chiedere a chi dovesse essere in possesso del video, di pubblicarlo. Servirà a chiarire meglio la portata e, quindi, la leggerezza di questa spiacevole vicenda. Contatterò, in ogni caso, il comandante Spanò per chiarire con lui l’accaduto, per ribadire la mia fiducia nell’operato delle forze dell’ordine e la volontà di perseguire un rapporto improntato alla massima collaborazione”.

L’assessore Francesca Di Girolamo

“Sono amareggiata e indignata da quello che circola in rete nelle ultime ore. Dopo una serata allegra e spensierata, oggi l’amaro risveglio. Una festa di compleanno in forma privata con amici al di fuori della politica e interni ad essa, in cui è stato ripreso uno dei tanti brindisi.

Non sono stati fatti in maniera oltraggiosa ma con spirito di festeggiamento, non a caso il primo di questi, che insieme ad altri non sono stati ripresi , era rivolto a favore dell’Arma dei Carabinieri che da sempre fa parte della mia vita, quindi lungi da me e da chi vi ha partecipato prendere parte ad offese personali che ledono la figura e la dignità di altre forze armate quali la Guardia di Finanza e il suo comandante Antonino Spanò. Questo continuo sciacallaggio volto a coprire di fango qualunque azione venga svolta da chi è impegnato quotidianamente nella vita pubblica, non giova ai cittadini e non fa che disorientare l’opinione pubblica.

Non condivido pertanto la proposta di dimissioni di tutti i consiglieri presenti alla ricorrenza in questione avanzata dal Presidente del Consiglio e dal gruppo 2.0, perché inopportuna e provocatoria. Non è stata lesa la dignità di nessuno”.

Consigliera Maria Concetta Palermo

“Ho appreso, con profondo sconcerto, la notizia riguardo lo sfottò rivolto da un folto gruppo di Assessori e Consiglieri di maggioranza, durante una festa di compleanno, alla Guardia di Finanza e al Capitano Antonino Spanò.

A mio avviso le scuse non sono sufficienti, non abbiamo a che fare con dei bambini. Siamo arrivati all’assurdo: membri di due organi istituzionali prendono in giro Pubblici Ufficiali che, con il loro operato, stanno portando una ventata di legalità nella nostra città.

Mi associo alla richiesta del Presidente del Consiglio Comunale al Sindaco Paliotta di prendere provvedimenti nei confronti degli esponenti dell’Amministrazione coinvolti”.

Giovanni Crimaldi, consigliere comunale del Comune di Ladispoli