Braccio di ferro tra sindacato e Tekneko
Bracciano – Nulla di fatto infatti all’incontro de 21 novembre in quel di Avezzano. L’azienda di Umberto Di Carlo ha scelto la linea dura e le parti si sono aggiornate al prossimo 15 dicembre. Una situazione da accuse incrociate nella quale manca in toto il committente, ovvero il Comune di Bracciano che non ha ritenuto opportuno fare dichiarazioni pubbliche al riguardo. Eppure proprio il ruolo del Comune di Bracciano è centrale al riguardo. Non solo perché tutti i lavoratori assunti dalla Tekneko provengono dalla Bracciano Ambiente sul cui fallimento pesano le scelte dell’attuale amministrazione, ma anche perché è additata di non effettuare controlli sul rispetto del capitolato.
L’amministrazione non ha ritenuto opportuno spendere due parole in relazione alla sospensione per dieci giorni, senza retribuzione, di un dipendente per aver pubblicato il volantino di protesta sul proprio profilo social. Un silenzio assordante quello dell’amministrazione di Bracciano che di fatto lascia soli i lavoratori ed il sindacato. A margine dell’incontro del 21 novembre la FlaicaLazio è intervenuta su quanto emerso nel confronto-scontro con l’azienda. Il sindacato ha ribadito i motivi della protesta ovvero il mancato rispetto dell’azienda alle previsioni del capitolato d’appalto e dell’accordo sindacale del 27 febbraio 2018.
Da parte sua l’azienda – ha fatto sapere il sindacato – “ha giustificato le disfunzioni con l’elevato assenteismo facendosi vanto del fatto che non ha mai ricevuto contestazioni da parte dell’Amministrazione comunale”. La Tekneko si è poi giustificata dicendo di aver assunto 52 lavoratori anziché i 35 richiesti. “Noi chiediamo all’amministrazione comunale di Bracciano – ha sottolineato Amedeo Rossi, segretario regionale della Confederazione Unitaria di Base FlaicaLazio – di intervenire nella procedure per esercitare la funzione di garanzia degli interessi dei cittadini ed i diritti dei lavoratori”.
Graziarosa Villani
