BRACCIO DI FERRO FRA GLI ORGANISMI ISTITUZIONALI. IN MEZZO ALLA BUFERA CI SONO LAVORATORI A RISCHIO E LE ISCRIZIONI DEI BAMBINI.
di Graziarosa Villani
Braccio di ferro a Bracciano, a colpi di manifesti e note ufficiali, sulla scuola dell’infanzia paritaria Sophie Katharina Rosa Branicka Odescalchi di via di Pasqualetti. L’amministrazione comunale a guida Armando Tondinelli la vuole chiudere definitivamente, chiedendone la statalizzazione, mentre l’opposizione incalza sottolineando che in questo modo il Comune prosegue sulla strada di gestire sempre meno servizi per la comunità e che contro la decisione del Comune di Bracciano ci sono vari pareri.
Nel bel mezzo della polemica, le famiglie alle prese in questi giorni con la questione delle iscrizioni. Interessate anche le lavoratrici che con la statalizzazione perderanno di fatto il posto di lavoro. “Il Comune rende noto che, in applicazione della delibera di Consiglio Comunale n. 72 del 20/12/2019, esecutiva a tutti gli effetti di legge – si riporta su una nota pubblicata sul sito del Comune di Bracciano – la presentazione di richieste di nuove iscrizioni da parte dei cittadini presso le sezioni della Scuola Paritaria dell’Infanzia del Plesso scolastico di via dei Pasqualetti non potrà avere alcun seguito procedimentale da parte dell’ufficio comunale preposto. Ad oggi infatti permane l’intenzione dell’amministrazione comunale di procedere sulla strada della statalizzazione della scuola ma sottolinea ed assicura che non sarà in alcun modo pregiudicato lo svolgimento delle attività scolastiche per le classi di via di Pasqualetti già in essere fino al pieno completamento del ciclo educativo e formativo. L’edificio sarà utilizzato solo per la scuola dell’infanzia”. Nella nota inoltre il Comune di Bracciano, alludendo ad un manifesto diffuso dai consiglieri di opposizione Donato Mauro, Marco Tellaroli e Francesco Persiano, afferma che “saranno adottate le necessarie azioni a tutela dell’attività amministrativa”.
Con la Deliberazione del 7 novembre 2019 la Giunta comunale aveva assegnato poi all’Istituto Comprensivo di Bracciano l’edificio e le sezioni appartenenti alla scuola dell’infanzia comunale. Quello del Comune di Bracciano sarebbe un vero e proprio colpo di mano visto che lo stesso istituto comprensivo di riferimento, il Tommaso Silvestri di Trevignano sottolinea che “l’ufficio scolastico regionale del Lazio ha pubblicato il proprio Decreto sul Dimensionamento scolastico 2020-21 e che nessuna variazione è prevista per i plessi e gli istituti di Bracciano, rispetto all’anno scolastico in corso. L’istituto inoltre, mentre il Comune dice che non possono essere accettate iscrizioni, sottolinea al contrario che “per le iscrizioni della scuola per l’infanzia dei plessi di Bracciano, la docente Sarita Pietropaolo è incaricata di ricevere le domande in formato cartaceo negli orari: 9,30-11,00 e 15,00-16,30”.
La confusione è totale ed il braccio di ferro tra vari organismi istituzionali appare destinato a proseguire. Secondo l’opposizione infatti “il Comune non può in ogni caso intimidire nessuno, le iscrizioni devono essere per legge protocollate, poi il Capo area si assumerà eventualmente la decisione di non accettarle, non tenendo in nessun conto i pareri della Città Metropolitana di Roma Capitale e Regione Lazio”.