La risposta di M5s Ladispoli alla replica della maggioranza in merito il loro comunicato.
Riceviamo e pubblichiamo: “La verità fa male e fa perdere la testa alla sbrindellata maggioranza di Grando junior.
Invitiamo i cittadini, soprattutto quelli che alle passate elezioni hanno votato l’attuale sindaco pensando ad un “cambiamento”, ad ascoltare l’intervista al consigliere Ardita a CentroMareRadio di sabato scorso. Affermazioni talmente gravi che abbiamo ritenuto un dovere civico sottolinearle con un post.
Se quanto ha detto il consigliere “fiddino” a CMR è, per quanto triste, illuminante sulla realtà politica della destra ladispolana, le risposte al nostro post da parte della restante maggioranza mettono a nudo un imbarazzate assenza di lucidità e aggravano la situazione.
Iniziamo, per rispetto istituzionale, dalla risposta del Grando figlio. In quattro anni abbiamo imparato che il Grando figlio ha due modalità, insulta oppure si lamenta. Questa volta ha scelto di fare la vittima e ci accusa di “mettere in mezzo la famiglia”. Caro Alessandro, è stato il tuo consigliere a raccontare a tutta la città che prima delle elezioni contrattava con tuo padre per avere un ruolo nella futura amministrazione. Noi in quattro anni di consiliatura abbiamo avuto la correttezza di non mescolare mai il piano politico da quello familiare.
Ricordando che il primo atto originale della sua amministrazione è stato il tentativo, fallito, di sanare il campeggio di famiglia, qualcuno potrebbe dire che a Lei, questo, non è riuscito. Non si preoccupi capita anche ai migliori di sbagliare, a Lei è ampiamente consentito.
Maggioranza -2. I consiglieri di maggioranza si riuniscono in una risposta corale. Purtroppo questa spremuta di menti riesce a collezionare solo una invidiabile serie di autogol. In una imprevedibile crisi autodistruttiva prima certifica che Ardita e Cavaliere sono stati allontanati dal gruppo, ne prendiamo atto con dispiacere. Quindi si avvita in una sconclusionata analisi psicologica del nostro stato d’animo al termine della quale ci definiscono inconcludenti ed incompetenti. Noi che non siamo invidiosi, come pensa Grando figlio, vogliamo ricordare le memorabili imprese di questa amministrazione competente ed efficace: fallita variante sui campeggi, fallito tentativo di rendere Ladispoli autonoma sul rifornimento idrico con un secondo pozzo (cloruri) ed un dearsenificatore (troppo costoso da mantenere), fallito tentativo di portare a compimento il Consorzio Olmetto-Monteroni, fallita acquisizione della rete idrica di San Nicola, le sconfitte “subite” riguardanti Piazza Grande e su Punta di Palo, un’altra riguardo la ridicola e vergognosa delibera degli
“empori etnici”… potremmo andare avanti per ore ma abbiamo pietà dei lettori. L’amministrazione Grando è un cristallino esempio di incompetenza ed inconcludenza, riuscendo solo a peggiorare opere cominciate dall’amministrazione precedente e, per favore, evitateci il solito pippone sulla Raggi dato che amministrate un paese che è grande quasi come qualche condominio di Roma messo insieme.
L’ultimo autogol lo fanno escludendo il consigliere Ardita dal comunicato congiunto, anzi lo insultano sostenendo che “ certo non ha mai brillato per sagacia e tempismo politico” (parole vostre) e dandogli così l’opportunità di peggiorare la situazione. Opportunità che il vecchio “leone” non si lascia sfuggire e piazza la sua zampata con un ultimo post.
Ruggisce il leone: “tutti sanno chi decide in politica” ma ti sbagli Giovanni. Saremo ingenui, o peggio, ma noi non sapevamo che eri andato da Grando grande a prendere accordi per sostenere la lista di Grando piccolo, in cambio di una delega. Noi non lo sapevamo e penso che anche qualcuno che vi ha votato sia rimasto sorpreso dalle tue parole. Oggi un cittadino può, ragionevolmente, immaginare che tu non sia stato l’unico a prendere accordi in un bar di Cerenova con colui che ad ogni post della nostra politica commenta usando un linguaggio degno dell’area politica di appartenenza.
Movimento Cinque Stelle Ladispoli