di Fabio Nori
Educazione e valori umani.
Sono gli elementi su cui si basa il progetto del Borgo San Martino, squadra di Prima categoria di Cerveteri. La compagine etrusca è partita qualche anno fa dalla Terza, sostenuta dalla volontà di un gruppo di persone e da un imprenditore donna, a capo di un’azienda leader nel campo della panificazione. Antonella Rizzato ha sposato il progetto, mettendo sul tavolo delle prerogative imprescindibili: il valore educativo e la passione. Fattori dai quali è nato il club nelle zone rurali di Cerveteri, alla ricerca di un’identità propria che attraverso delle iniziative sta valorizzando. Un anno fa, infatti, la società ha aiutato l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Palidoro con una partita di calcio tra attori.
” Si è stata una giornata densa di emozioni – esordisce Rizzato – con lo sport si possono costruire molte iniziative tese a sostenere cause sociali. E penso che il Borgo San Martino sia una società fondata su dei principi seri dai quali è maturata la mia disponibilità di affiancarli. E di questo ne sono felicissima”.
Sul campo i giallo neri lottano per la salvezza e se a maggio i risulati saranno in linea con le aspettative si guarderà al futuro con prospettive più alte. Il sogno di questa realtà, un borgo rurale dove i terreni sono stuoli di carciofi, è approdare in Promozione. Obiettivo dichiarato, in due anni si proverà la rincorsa a questa meta. E magari in un campo di calcio proprio, senza emigrare.
“Si sarebbe bello – commenta il presidente Lupi – del resto siamo una terra che ha molte potenzialità e con il calcio possiamo ritrovare degli stimoli per fare ancora meglio”.