Le proposte LAV per venire incontro alle famiglie, dalla Quattrozampe social card da mille euro alle detrazioni fiscali agevolate, all’equiparazione tra farmaci umani e veterinari con la stessa composizione.
Il Covid 19 ha lasciato in eredità alle famiglie italiane molte difficoltà economiche, anche a quelle che hanno un amico a quattro zampe, che non sono certo poche, come testimonia l’Eurispes. Ma come curare e sfamare i “piccoli di casa” quando non si riesce ad arrivare alla fine del mese? La Lega Anti Vivisezione (LAV) già da tempo ha proposto al Governo, insieme all’Eurogroup for Animals, con il manifesto “Non torniamo come prima”, tutta una serie di misure e di agevolazioni fiscali per venire incontro alle famiglie.
“La crisi economica nella quale siamo entrati, e che mostrerà nei prossimi mesi i suoi tratti più severi, dice Roberto Bennati, Direttore Generale LAV, non deve tradursi in una crisi di convivenza con gli animali familiari, rischiando di esporli a fenomeni di maltrattamento dovuti all’indigenza o di acuire il randagismo per la terribile decisione dell’abbandono che molti potrebbero prendere. Curare i propri animali non è solo una gioia, oltre che un dovere morale e una necessità prevista dalla Legge, ma anche un impegno economico e dunque, mai come in questo momento, conclude, occorre sostenere i privati che vivono con cani, gatti o altri animali, perché fanno parte del nostro tessuto sociale e sono membri a tutti gli effetti delle famiglie italiane”.
La LAV propone un Animal social bonus una tantum, del valore di 200 euro per ogni cane e 100 euro per ogni gatto; una Quattrozampe social card di mille euro a favore di chi adotta animali da canili o gattili per i redditi fino a 55mila € e di 500 per quelli inferiori, da spendere in prodotti per l’alimentazione, la salute e il benessere dell’amico adottato; detrazioni fiscali agevolate, tra cui l’abbassamento dal 22% al 4% delle aliquote IVA sul cibo per animali; un aumento della detraibilità fiscale delle spese veterinarie; un Buono Spesa Animali del valore di 500 euro per coloro che hanno reddito inferiore agli 8.000 € annui per acquistare cibo e medicinali; cure veterinarie alla portata di tutti con l’equiparazione tra farmaci umani e veterinari con la stessa composizione e una regolamentazione dei farmaci generici anche in veterinaria. Si tratta d’interventi in favore degli animali, dei cittadini, ma anche delle casse pubbliche, sostiene la LAV. Le Amministrazioni locali, infatti, spendono ogni anno oltre 130 milioni di euro per la gestione degli animali randagi e non sempre assicurando loro il benessere dovuto. La Lega Anti Vivisezione ha annunciato una campagna di aiuto a canili, gattili e cittadini in difficoltà e un’iniziativa dedicata a favorire l’adozione degli animali, su tutto il territorio nazionale.
Gli amici degli Aristogatti
a cura di Barbara e Cristina Civinini