C’è poco da stare allegri, se arriva una tassa peggiore.
di Barbara Pignataro.
Bollo auto bye bye. Una notizia attesa da tempo, da tutti gli automobilisti d’Italia, ma della quale c’è poco da rallegrarsi. Al suo posto si vuole introdurre un’unica tassa automobilistica per tutti gli Stati membri dell’Unione, un bollo auto europeo. Caratteristica in comune: chi più guida più paga. Perché?
Si vuole penalizzare chi percorre più chilometri in quanto inquina di più, una tassa a favore dell’ambiente ma non certo dell’italiano medio, anzi del povero. Non è detto che chi passa più tempo al volante sia anche il più facoltoso, anzi è spesso vero il contrario. Paradossalmente il criterio scelto può generare che ha pagare di più sia il proprietario di una utilitaria rispetto a chi in garage parcheggia una Ferrari.
L’idea geniale, partita della Commissione Trasporti del Parlamento Ue, ora in attesa del via libera definitivo del Consiglio europeo, è stata prontamente accolta dal Governo italiano, quello gialloverde M5S-Lega, che a Torino ha firmato nel mese di giugno, il Protocollo Aria Pulita,uno strumento d’azione contro l’inquinamento atmosferico. Il premier Giuseppe Conte e gli allora ministri di Ambiente, Economia, Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti, Politiche agricole e Salute, oltre ai rappresentanti di Regioni e Province autonome, hanno confezionato agli italiani il simpatico regalo.
Il documento, che ha dato il via alla Clean Air Dialogue, la due giorni di confronti, dialoghi e strategie contro l’inquinamento atmosferico tra Italia e Europa, è stato fortemente voluto dall’esecutivo Ue alla luce delle due procedure d’infrazione sulla qualità dell’aria che gravano sul nostro Paese: la 2015/2043 e la 2014/2147, relative al superamento dei livelli di biossido di azoto (NO2) e particolato (PM10) in alcune Regioni italiane. Per il Governo, un’occasione per recuperare fiducia davanti all’Europa, in materia di emissioni alle emissioni, e anche l’opportunità di fare cassa.
Una tassa da qualcuno considerata anche giusta ma certamente iniqua, come sottolinea Carlos Arija Garcia, di laleggepertutti.it, una tassa che genera rabbia. Chi riceve uno stipendio modesto e usa l’automobile tutto il giorno per guadagnarlo, riceverà dal Governo una bastonata in nome dell’ambiente. Se verrà approvata, converrà cambiare lavoro, spostarsi a piedi o abbandonare il Paese?