Boldrini, la Cultura del sessismo

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statua spigolatrice

La spigolatrice di Sapri è uno “schiaffo alle donne”

La statua della “spigolatrice di Sapri”, esposta al pubblico domenica 26 settembre, è stata l’occasione per la Boldrini di riproporre il tema della sessualizzazione del corpo femminile. Raffigurante una lavoratrice addetta alla spigolatura, l’opera scultorea presenta le linee sinuose di un corpo di donna e questo è bastato a far definire “vergognosa” la bellezza rappresentata dall’artista Emanuele Stifano, reo di aver creato una bomba sexy.

«La statua appena inaugurata a #Sapri e dedicata alla #Spigolatrice è un’offesa alle donne e alla storia che dovrebbe celebrare. Ma come possono perfino le istituzioni accettare la rappresentazione della donna come corpo sessualizzato? Il maschilismo è uno dei mali dell’Italia». Laura Boldrini

La spigolatrice è “uno schiaffo alle donne”?

La spigolatrice di Sapri è una poesia di Luigi Mercantini ispirata alla fallita spedizione di Sapri di Carlo Pisacane che aveva lo scopo di innescare una rivoluzione antiborbonica nel Regno delle Due Sicilie. Oggi la statua ad essa inspirata, ha innescato pensieri lontani dall’arte, almeno per Laura Boldrini che ha visto nel corpo umano uno strumento di piacere. Come lei la senatrice Monica Cirinnà, auspica che venga rimossa.
Chine sui campi a raccogliere spighe di grano, com’erano le spigolatrici dell’Ottocento?  Lasciavano intravedere le forme del corpo?