di Ugo Russo
Lasciamo stare in fretta le buone prove delle nostre squadre in Europa League (peraltro una coppa molto modesta. E in ogni caso tre vittorie: va rimarcata soprattutto la prestazione della sempre più matura Atalanta; il Milan che ha dilagato in Austria, ritrovando i gol pesanti di Andrè Silva, che solo Montella poteva lasciare assieme a Kalinic in panchina a Roma con la Lazio per schierare in attacco Cutrone e Borini…; e la stessa Lazio che si é affermata in rimonta col Vitesse. Il solito Immobile sempre in gol) e focalizziamo la nostra attenzione sulla Champions.
L’esordio delle formazioni italiane nel primo turno della fase a gironi é stata a dir poco disastroso; due sconfitte e un pareggio, quest’ultimo in casa da parte di un 11 che non ha certo esaltato la platea, ma il netto punteggio a favore che meritava l’Atletico Madrid contro una scarsissima Roma, anche dal punto di vista fisico, é stato vanificato dalle strepitose parate del portiere Allison e da due pali. Nonostante questo qualche giornale, cartaceo o on-line, ha scritto che la compagine giallorossa ha fornito una prova orgogliosa e discreta(!!!!!). Eppure la Roma si é presentata ben riposata all’appuntamento, dispensata da una pesante trasferta a Genova 40 ore prima della partita per “rischio maltempo”, non é stata fatta partire per affrontare la Sampdoria ed invece la gara si sarebbe probabilmente potuta giocare. Per questo forse ci si aspettava la sconfitta a tavolino per chi ha deciso di far rinviare l’incontro di Marassi… Comunque, da questa decisione é risultata danneggiata anche la Roma che ha visto spuntare un’altra data in questo suo periodo pienissimo di impegni.
Dunque, giallorossi pessimi con gli spagnoli, male anche il Napoli cui, quando le cose vanno bene come gioco e risultati, si fanno inserire sempre strane voci messe artatamente in giro per destabilizzare e innervosire l’ambiente: così é stato per Reina, così ora è con il ben montato caso Hamsik. E i partenopei ci cascano in pieno!
Ma gli uomini di Sarri giocano il miglior calcio in Italia e sarebbe un peccato sfaldarsi moralmente, perché devono correre per cercare di vincere, alla fine, il triangolino tricolore.
Malissimo, in un match che ha ricalcato la finale di Cardiff (buono il primo tempo, ripresa-disastro) la Juventus a Barcellona. E proprio questa partita ha evidenziato tutti i difetti di Buffon e compagni, che in Italia in qualche modo tappano le falle ma in Europa… E’ opportuno soffermarci in particolar modo sulla Juventus, perché é campione d’Italia in carica (e non da un anno…).
Difesa talmente malmessa da evidenziare ancora di più le capacità balistiche degli avversari che trovano anche spazi talmente invitanti da non poter fallire le conclusioni. Se poi questi avversari si chiamano Messi…
Centrocampo inesistente, senza cervello pensante e interditori che siano in grado di spezzare le manovre degli oppositori. In tal modo lasciano scoperta la già traballante difesa.
E così l’attacco si trova senza opportuni rifornimenti, cerca di organizzarsi e produrre da solo ma contro formazioni compatte e, loro sì, ben messe in campo a volte risulta proprio difficile muoversi.
Ad alti livelli, poi, manca quella continuità di rendimento, anche nell’arco dello stesso incontro, che invece potrebbe aiutare a sopperire a certe lacune tecniche.
Non vogliamo certo dare consigli su come schierarsi o come migliorare le cose ad un ottimo tecnico come Allegri, ma ragionando a voce alta…
Intanto torneremmo alla difesa a tre con Rugani (da preferire cento volte a Benatia) a destra (il ragazzo ha bisogno di fiducia e lo scorso anno ha fatto molto bene, anche come laterale difensivo), Howedes (ma quando gioca?) e Chiellini. In tal modo Alex Sandro potrebbe avere più spazio in avanti e occuparsi meno dell’aspetto difensivo, dove spesso é nettamente insufficiente; nella zona mediana del campo ci sarebbe così un altro elemento e, in qualche modo, si migliorebbe la situazione; Higuain é un valore aggiunto, un elemento che non possiamo distruggere facendolo correre in ogni parte del campo: lui deve giocare negli ultimi trenta metri avversari, per non perdere la lucidità sotto la porta e arrivare tranquillamente, come energie da spendere, alla fine delle partite. Si dice ancora che non sia in condizione: per forza, se arriva sempre al termine con la lingua di fuori… E lo si aiuti a entrarci presto in forma, se c’é un lavoro particolare da fargli fare! Da censurare il suo gesto quando é uscito sostituito al Camp Nou, ma va capito il suo nervosismo per la sconfitta e per essere stato sempre beccato dal pubblico di casa.
A proposito del Pipita l’acquisto di Schick aveva risolto un non indifferente problema: fargli risparmiare una ventina di gare nella stagione, lui sempre schierato. Poi, l’acquisto dell’attaccante della Repubblica ceca é svanito, e sappiamo i motivi, ma bisognava provvedere a comprare un’altra punta di valore.
Abbiamo già scritto che Dybala ha coperto tante magagne in questo avvio di stagione e se non é riuscito ad esprimersi al meglio in Champions, in campionato é stato fantastico spingendo la Juventus al primo posto.