La Regione Lazio rigetta l’istanza di Valutazione di Impatto Ambientale per l’Impianto di Recupero Energetico di Tarquinia, proposto dalla Soc. A2A Ambiente S.p.A. Fine della triste storia.
Dopo lunga attesa è arrivata l’attesa comunicazione di rigetto dell’istanza di Valutazione di Impatto Ambientale dell’Inceneritore a Tarquinia.
Questo è il risultato della battaglia condotta dalle Associazioni, dai comitati di cittadini,dai sindaci, in primis da quello di Tarquinia, e dei consiglieri regionali del territorio che,con determinazione, hanno affermato la contrarietà all’opera nei modi e nelle sedi preposte.
La procedura era stata avviata nel luglio del 2019 con il deposito della documentazione da parte della A2A Ambiente Spa, per un progetto di un mega inceneritore a Tarquinia in località Pian D’Organi, su una superficie di 433.478 mq., che prevedeva la costruzione di mc 866.956 di volumi impiantistici di cui una ciminiera alta 70 mt., due FORNI con una potenza complessiva di 200 Mwt che avrebbero bruciato 62 T/ora per un totale di 540.000 Ton/anno di rifiuti speciali non pericolosi, con 122.000 tonnellate/anno di ceneri pesanti e 40.000 tonnellate/anno di ceneri leggere di risulta dalla combustione e con un traffico previsto di 32.698 camion per il trasporto dei rifiuti (circa 90 camion al giorno).
Sono poi seguite varie fasi – dati i tanti rilievi ben motivati che si sono accumulatidurante la procedura della Valutazione d’Impatto Ambientale. Molti di questi rilievisono stati presentati dalle amministrazioni e dalle Associazioni contrarie all’opera.
L’iter si era poi interrotto a causa della pandemia ed oggi, la Regione Lazio, ha reso noto il formale rigetto del progetto. “E’ con grande soddisfazione che apprendiamo questa notizia” dichiarano i portavocedei comitati e delle Associazioni – “E’ un’importante battaglia vinta e condotta per affermare che il nostro territorio ha già dato in termini di sacrifici. Ha già dato perché proprio qui c’è ancora il polo energetico tra i più grandi di Europa, alimentato a Carbone e a gas, che unitamente al porto di Civitavecchia, lasciano pesanti criticità ambientali in eredità.
Ci aspettiamo ora, medesimo esito per il procedimento del biodigestore di Ambyenta Lazio, a valle del quale avremo la possibilità di sperare e costruire un futuro diverso per il nostro territorio.
Per ITALIA NOSTRA SEZIONE ETRURIA Marzia Marzoli – Presidente
Per il FORUM AMBIENTALISTA Responsabile Nazionale Energia Simona Ricotti
Per il COMITATO FARNESIANA 100% Marco Tosoni – Portavoce
Per il COMITATO PER IL DIRITTO ALLA MOBILITÀ DI TARQUINIA Nicola Buonaiuto – Portavoce
Per il COMITATO PER LA DIFESA DELLA VALLE DEL MIGNONE Bianca Stefancu – Portavoce