La Pisana approva la spesa di 2.650.734 euro per migliorare la qualità del settore vitivinicolo, finanziando la riconversione delle aree coltivatedi Alberto Sava
La Regione Lazio ha varato un provvedimento rivolto alla riconversione dei vigneti per migliorare qualità nel settore vitivinicolo, anziché estirpare vigneti. E’una misura economica che prevede finanziamenti per rilanciare i territori della nostra regione, che ha nel vino uno dei principali indotti agroalimentari. In totale assenza di politiche per l’agricoltura da parte dei Comuni anche a vocazione rurale, che continuano a spendere enormi nell’assistenza sociale sotto forma di finanziamenti alle cooperative, la Regione resta l’unica istituzione in grado di finanziare bandi per i settori produttivi. Nel caso specifico con il nuovo bando, le imprese potranno beneficiare del sostegno pubblico che riconosce il 50% dei costi effettivamente sostenuti per l’intervento di ristrutturazione o riconversione fino ad un massimo di 16.000 € a ettaro, incrementato a 22.000 € a ettaro per gli interventi realizzati nelle isole pontine, al quale può aggiungersi, fino al massimo di 3.000 € a ettaro, un ulteriore aiuto per le perdite di reddito. Le domande dovranno essere presentate entro il 30 giugno 2018 utilizzando il portale del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN) gestito da Agea. Questo bando pubblico per la campagna 2018/2019 attiva la raccolta delle domande relative alla misura riconversione e ristrutturazione dei vigneti nell’ambito dei regimi di aiuto attivabili, OCM Vitivinicola. È rivolto a tutte le imprese agricole che operano nel settore vitivinicolo e consente di poter usufruire del sostegno pubblico per interventi di riconversione varietale, ristrutturazione e miglioramento delle tecniche di gestione dei vigneti. Il bando pubblico prevede uno stanziamento complessivo di 2.650.374. Gli interventi finanziati dovranno realizzarsi nel 2019 e comunque non oltre il 20 giugno 2020 ed i pagamenti potranno essere effettuati, già a partire dal 2018 a titolo di anticipo, con garanzia fideiussoria, o a saldo, dopo la realizzazione dell’intervento.