Il ballo come messaggio di crescita culturale

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Intervista a tutto campo con la direttrice artistica della scuola Dimensione Danza 2000, Alessandra Ceripa
di Felicia Caggianelli

Si è svolta di recente a Cerveteri la prima edizione di Etruria in danza. L’evento organizzato dalla scuola Dimensione danza 2000,  con sede in via Armando Diaz 10 a Cerveteri, ha proposto 5 serate composte da una rassegna non competitiva riservata ai piccoli ballerini,  il Concorso Eufronio aperto a gruppi di danza contemporanea, modern e hip hop e una serie di esibizioni  a cura delle ballerine della scuola organizzatrice. Abbiamo incontrato la direttrice Artistica della scuola Dimensione danza 2000, Alessandra Ceripa.

Com’è nata l’idea di dar vita a questa manifestazione sul territorio?

“Dopo 17 anni di attività con la nostra scuola e con 200 allievi all’attivo e dopo aver girato l’Italia in lungo e in largo e aver fatto esperienze all’estero, abbiamo sentito il desiderio di portare nel nostro paese qualcosa che ci apparteneva, ci meritavamo uno spazio tutto nostro conoscendo bene il mondo della danza”.

Cosa c’è dietro questa manifestazione?

“Innanzitutto c’è un messaggio etico e morale importante. Abbiamo frequentato moltissime manifestazioni e concorsi dove le stesse scuole organizzatrici facevano gareggiare le allieve della scuola stessa. Noi ci siamo discostati da questa scelta optando per un percorso che vede l’intero staff e le allieve protagonisti attivi  pur rimanendo dietro le quinte. Abbiamo coinvolto altre scuole di danza attraverso un bando pubblico e nonostante il periodo estivo c’è stata una risposta importante. Dalle quinte al palco, siamo riusciti a riprodurre, in  piazza Santa Maria considerata da tutti un piccolo set cinematografico naturale, il muro del castello e a dar vita ad un’atmosfera unica nel suo genere incastonando l’arte della danza nella storia”.

Che ruolo hanno giocato le emozioni?

“Determinante, ci hanno permesso di vivere e respirare ogni attimo all’ennesima potenza. La cosa impressionante è stata l’atmosfera che si è creata nella piazza. Nonostante abbiamo sfiorato le 4000 presenze nelle cinque serate, c’è sempre stato un silenzio rispettoso durante l’intero evento. Inoltre, abbiamo avuto degli ospiti eccezionali. A giudicare le coreografie, infatti c’era una giuria di altissimo livello composta da André De La Roche ballerino e coreografo di fama mondiale, Mvula Sungani ,coreografo internazionale di grandi spettacoli televisivi e teatrali, Tajhe Dhier , figura internazionale della disciplina hip hop nonché l’etoile  Michela Bianchini  e  il primo ballerino Amilcar Moret Gonzaleslì che hanno chiuso l’evento elargendo parole sentite verso allievi, concorrenti e organizzatori. Credo sia stato questo l’apice di tutto il lavoro che abbiamo fatto. Una specie di riconoscimento che non ha prezzo e che ha rafforzato le basi di un relazionarsi con questi artisti che va oltre la kermesse del momento e getta le basi per un rapporto professionale di collaborazione che mira a valorizzare le potenzialità delle allieve e degli allievi del nostro territorio che non mi sembra poco”.

Cosa ci racconti di te?

“Dopo circa otto anni di Rai e Mediaset, ho fatto una scelta ben precisa ovvero: fare l’insegnante e mettere la servizio del mio paese la mia esperienza per contribuire, nel mio piccolo, alla crescita culturale della città, spero solo che questa kermesse di danza possa diventare un appuntamento stabile  nel cartellone artistico di Cerveteri la mia città”.

“Grazie a questo evento – ha concluso il  presidente dell’associazione dilettantistica Dimensione danza 2000, Vincenzo Ceripa – abbiamo sdoganato dal mondo della danza quello che era il momento del saggio dando vita ad un vero e proprio spettacolo artistico e quello che mi preme sottolineare è stata la maturità dei partecipanti che si sono sottoposti al giudizio della giuria accettando con grande maturità anche le critiche”.