Riceviamo e pubblichiamo da Fare Ambiente Ladispoli.
In questi giorni abbiamo ricevuto moltissime telefonate di avvistamenti, o per il recupero di piccoli di uccelli. Facciamo un pò chiarezza, anche per tranquillizzare chi si trova dinanzi a questi esserini apparentemente in difficoltà.
Cominciamo col chiederci: l’uccellino ha bisogno di aiuto? Abbiamo di fronte un adulto ferito o un piccolo? E questo piccolo è orfano o sta soltanto esplorando i dintorni?
Molti piccoli di uccelli (i merli per esempio) sono nidifughi, ovvero lasciano il nido quando ancora non sanno volare e si nascondono nei dintorni, dove mamma e papà merlo li alimenteranno fino a quando sapranno volare e alimentarsi da soli. È quindi normale trovare piccoli di merlo inabili al volo nei giardini e in città. Questi vanno lasciati in pace: non sono abbandonati. Se mai ci fosse un pericolo concreto allora lo sposterete di qualche decina di metri in un posto più sicuro, vedrete che i genitori verranno a riprenderselo a breve.
Un piccolo di rondone invece è nidicolo, ovvero lascia il nido solo quando è perfettamente indipendente e già perfetto volatore. Se lo troviamo a terra con poche piume e ancora inetto, possiamo recuperarlo e aiutarlo senza paura di sbagliare.
È bene precisare sin dall’inizio due punti: nel caso l’animale sia ferito con fratture, traumi, avvelenamento, è fondamentale portarlo rapidamente in un Centro di Recupero Animali Selvatici.
Nel caso invece abbiate trovato un nidiaceo orfano potete pensare di alimentarlo e accudirlo per qualche settimana fino a che possa cavarsela da solo, ma è fondamentale aver chiaro sin da subito che appena pronto l’uccellino deve essere liberato alla vita selvatica. Non è accettabile da nessun punto di vista che il soccorritore diventi carceriere dell’animale selvatico.Insomma: un uccellino ormai capace di volare e alimentarsi deve tornare assolutamente in natura!
Ringraziamo i nostri amici dei Nogra sempre disponibili ad accogliere anche i piccoli pennuti che noi recuperiamo.