AVIS CERVETERI:”NON SIAMO UN SET CINEMATOGRAFICO”

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avis Cerveteri

I fondi dal Comune non arrivano. Il Presidente dell’Avis, Gigetto Mecucci: “non permette al sindaco una finta donazione di sangue”. 

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Barba bianca e sguardo limpido, l’85enne Presidente dell’Avis di Cerveteri, Gigetto Mecucci, ci accoglie nella sede per raccontarci della sua attività sul territorio.
Soddisfatto delle 800 sacche di sangue raccolte in un anno, Giggetto si sente però abbandonato dalle istituzioni. “Uno che vive nella comunità e lavora gratis per la comunità almeno andrebbe apprezzato”.

Se lei lavora gratis da 40 anni in Avis, come campa?
Ho la mia pensione, in passato sono stato un tecnico della Piaggio, avevo a Cerveteri un’ officina di motociclette.

L’amore per Avis come è nato?
Con mio zio, ho cominciato aiutandolo e non ho più smesso. Ho 85 anni, ho donato il sangue per molto tempo.

Le persone di una certa età sono sfacciatamente sincere, senza filtri. Si permettono di dire le cose in faccia così come sono, lei è una di queste, dunque le chiedo, perché non ha accolto il sindaco?
Il sindaco io l’ho cacciato! Dicendogli “se rimetti piede qui… ” bonariamente ma risoluto.

Il primo cittadino viene qui a donare il sangue e lei…
Non è venuto a donare il sangue! Lui ha prenotato per donare, poi si è presentato con il fotografo personale. É stato fermato sulla porta.

L’abitudine di riprendere gli eventi è la moda politica del 2021, in linea con il governo. Cosa l’ha disturbata?
Le spiego, vede questo locale? Ci ha costretto il sindaco ha prenderlo, io non lo avrei scelto. 1000 euro al mese che aveva garantito di pagare lui, invece non ha mai pagato. Mi sono ritrovato pieno di buffi. Noi siamo l’Avis, raccogliamo il sangue, il San Filippo Neri lo viene a ritirare, siamo la Asl e lavoriamo per loro Gratis.

Perché gratis, non è previsto per il lavoro di intermediazione un compenso?
Il compenso c’è quando Zingaretti paga! La Regione Lazio, che dovrebbe dare un tot a sacca per le spese che affrontiamo è fermo nei pagamenti ai primi 6 mesi del 2019. Non ci ha più mandato una lira!

Dunque lei non vende il sangue. Avrebbe diritto però al rimborso delle spese sostenute per il servizio che fornisce. E ha difficoltà a ricevere i soldi dalla Regione, ho capito bene?
Abbiamo la pubblicità, l’accoglienza, l’affitto, e chi paga?
Vede questa sede? Abbiamo la sala prelievi, le poltrone di ultima generazione con bilance collegate con l’ospedale, attraverso un Pc. Questo studio medico rappresenta un fiore all’occhiello per il Comune di Cerveteri. Tutto realizzato da noi. Quando i cittadini vengono a donare diamo loro assistenza e ristoro.

Per il servizio effettuato, non riceve nessun contributo dal Comune dunque?
Niente.

Gli altri sindaci del territorio, sono più generosi nei confronti di Avis oppure rispondono come Pascucci?
I sindaci sono impegnati e all’Avis ci pensano poco, soprattutto in questo periodo di emergenza. Proprio stamattina ho chiesto appuntamento al sindaco di Ladispoli Alessandro Grando. Da lui non voglio nulla, se non una foto con lui da esporre qui.

Lei è un uomo dispettoso!
Altrochè.

Il sindaco di Civitavecchia, è generoso con l’Avis?
Si, alla sede della città non manca nulla. Ogni comune dovrebbe finanziare l’Avis del proprio territorio.

Dunque lei è il poverino della famiglia?
Mica tanto! Io sono povero però ho spirito d’iniziativa rispetto ai presidenti di altre sedi. A Civitavecchia il presidente è un maresciallo della finanza, a Tolfa è assessore comunale. Raccoglie il sangue su una sedia della Asl a zero spese. Paga solo la colazione. Allumiere idem. L’unico con i buffi sono io, ma sono anche il più ingegnoso.

Emergenza sanitaria a parte, ci sarà stato un momento in cui l’Avis veniva sovvenzionata. Se così non fosse, le chiedo: una persona presa dal suo lavoro, dalla vita privata, perché dovrebbe impegnarsi ulteriormente?
Te lo dico io, se il Signore ti batte la mano sulla spalla non puoi fare altrimenti.

Tutti illuminati dal Signore?
Io si, prima di stare all’Avis ero a Loreto, dove prestavo il mio tempo come barelliere. Sono andato una volta in vacanza e da allora ogni anno sono tornato per prestare aiuto alla comunità. Dopo quello che ho visto con i miei occhi ho detto a mia moglie che non avrei sprecato più il tempo delle ferie. Mi annoiavo, pure!

Questa è la sua storia, tuttavia non sarà così per tutti. Cosa c’è dietro la realtà Avis?
É un trampolino di lancio, con l’Avis fai carriera!

avis CerveteriA conclusione della chiacchierata a Zingaretti cosa si sente di dire?
Con tutti i soldi che si è fregato con le mascherine, che gli dico!?

Caro sindaco ti scrivo…
Al caro Alessio, Giggetto gli scrive tutte le settimane. Conosce la mia situazione, come sanno bene anche gli esponenti dell’opposizione ma qui a Cerveteri in pochi si muovono. Con i soldi “elemosinati” ho acquistato l’elettrocardiogramma portatile per chi ha necessità a domicilio. Con sacrifici anche un camper, che intendo donare alla città. Sarà il camper della prevenzione, vorrei andasse in giro per il comune: per i cittadini sarà possibile effettuare gratuitamente l’elettrocardiogramma.

La raccolta di sangue come procede?
Il sangue non manca, la comunità risponde positivamente alla nostro invito. Riceviamo sangue in abbondanza e di questo ringrazio i cerveterani, a cui chiedo l’ulteriore sforzo di sostenerci e contribuire a portare a termine il progetto del camper.

Ma Pascucci poi, il sangue lo ha donato o no?
No. É venuto a solo a farsi pubblicità. Come 5 anni fa, quando gli fecero la fotografia sulla poltrona, con tanto di cerotto al braccio per far credere di aver donato il sangue. Non lo fece. Questa volta, a gennaio non ho permesso la recita, lui non dona all’Avis, l’Avis ricambia il favore.