“Proporremo alla Fifa di aumentare a 5 calciatori la presenza dei giocatori extracomunitari nelle squadre europee”

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Sport Procuratori Sportivi
Immagine di Alessio Sundas

 

Una proposta che non mancherà di suscitare scalpore a livello internazionale.

A lanciarla è stata la Sport Man Procuratori Sportivi, agenzia che da anni cura gli interessi di centinaia di calciatori in tutto il mondo, e che ora chiede alla Fifa ed alla Figc di rivedere i parametri che permettono l’utilizzo di giocatori extracomunitari nei club europei.

“Subito dopo le festività di fine anno – annuncia  Alessio Sundas, manager  e responsabile della Sport Man – avvieremo una petizione on line per sollecitare gli organi internazionali che gestiscono il calcio a cancellare una assurda e dannosa discriminazione nei confronti dei calciatori non europei. E’ veramente assurdo, ad esempio in Italia, che le squadre non possano tesserare più di tre giocatori extracomunitari, dovendo sottostare a delle norme sin troppo rigide nei trasferimenti di questi atleti. Il calcio è spettacolo, è divertimento, è la bellezza di ammirare campioni provenienti da tutto il mondo. La passione non può avere confini geografici, eventi recenti ci confermano che lo spettacolo sul rettangolo verde spesso è frutto della presenza di giocatori extracomunitari come Icardi, Higuain e tanti altri. La  Sport Man è intenzionata ad andare fino in fondo, chiediamo ufficialmente alla Fifa ed alla Figc di valutare con attenzione la proposta di alzare almeno al 50% degli atleti schierati in campo la presenza di calciatori non europei. Su una squadra di 11 atleti con la nostra petizione popolare on line chiederemo che almeno 5 siano extracomunitari. Il mondo è diventato globale, il mercato del lavoro è internazionale, è ridicolo che solo il football ancora si nasconda dietro paure e discriminazioni ormai estemporanee. Se non avremo riscontri, siamo pronti ad interpellare anche la Corte europea di giustizia visto che i calciatori sono lavoratori come tutti gli altri e non possono essere discriminati a seconda della loro provenienza. Ci auguriamo che il mondo del calcio ci segua e ci sostenga in questa proposta”.