CNA: “Finalmente sbloccati i fondi per le attività artigianali e commerciali delle aree interne. Ora i Comuni possono attivare le procedure per l’erogazione dei contributi a fondo perduto”
“Finalmente le micro e piccole imprese artigianali e commerciali delle aree interne potranno accedere ai contributi del Fondo istituito con la Legge di Bilancio per il 2018 e incrementato in estate con il Decreto Rilancio per rafforzare l’economia di territori che rischiano, in questa fase di sofferenza, un ulteriore arretramento”. Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia, esprime soddisfazione per la pubblicazione dell’atteso decreto del presidente del Consiglio dei ministri che definisce, per il triennio 2020 – 2022, le modalità di ripartizione, di accesso e di rendicontazione delle risorse assegnate ai Comuni delle aree interne a valere sul Fondo di sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali.
“È stato raccolto dal governo l’appello della CNA. La nostra Associazione aveva sollecitato il decreto, per scongiurare il pericolo del mancato utilizzo dei contributi stanziati per il 2020. Sono 29 i Comuni della provincia di Viterbo interessati, individuati, lo ricordiamo, in base ai criteri della perifericità e della minore dimensione demografica (hanno una popolazione complessivamente di poco superiore ai 50mila abitanti). Riceveranno, in tutto, 2 milioni e 289mila euro. Siamo in contatto con molti sindaci – dice Melaragni – e sappiamo che sono pronti a pubblicare i bandi per contrastare gli effetti della pandemia e per sostenere la ripartenza e la competitività di tante piccole attività che nelle nostre comunità svolgono un ruolo economico e sociale insostituibile. Come sempre, sarà piena la collaborazione di CNA”.
Si può dunque dare il via libera ai contributi a fondo perduto a favore delle piccole e micro imprese dell’artigianato e del commercio e di nuove attività economiche. Saranno sostenute le spese di gestione e iniziative che agevolino la ristrutturazione, l’ammodernamento, l’ampliamento per innovazioni di prodotto e/o di processo, incluse quelle tecnologiche connesse alla digitalizzazione delle azioni di marketing e della vendita a distanza. I contributi potranno essere erogati – indica il decreto – per l’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature e arredi, per investimenti immateriali, per le opere murarie e impiantistiche necessarie per l’installazione e il collegamento dei macchinari e dei nuovi impianti produttivi acquisiti.
Questi i Comuni della Tuscia destinatari delle risorse: Tessennano, Proceno, Latera, Arlena di Castro, Lubriano, Calcata, Onano, Barbarano Romano, Cellere, Villa San Giovanni in Tuscia, Celleno, Gradoli, Farnese, Civitella d’Agliano, Capodimonte, Monteromano, Carbognano, Piansano, San Lorenzo Nuovo, Faleria, Graffignano, Vejano, Ischia di Castro, Castiglione in Teverina, Castel S. Elia, Grotte di Castro, Gallese, Valentano, Oriolo Romano.