Quando anni fa questo giornale scrisse che era in atto un silenzioso ma micidiale depauperamento delle strutture di Ladispoli e Cerveteri, in molti sorrisero. E ci accusarono di essere allarmisti. Ora, a distanza di tempo, stanno purtroppo diventando reali tutte le fosche previsioni dell’epoca. Sarebbe lungo l’elenco delle realtà di pubblica utilità smantellate (valga per tutti l’esempio della stazione ferroviaria senza più personale), di recente è arrivata l’ultima pugnalata con la chiusura dell’agenzia della Siae di via Napoli, un ufficio importantissimo per i responsabili organizzativi delle associazioni, punto di riferimento per organizzare qualsiasi manifestazione e festa pubblica e privata. Non è dato sapere quali siano le ragioni dello smantellamento del servizio, si può intuire che ancora una volta ci siano i colpi di forbice alle spese dietro l’abbassamento della saracinesca della Siae di Ladispoli. Avvenuto peraltro senza alcun preavviso, quasi come un blitz a ridosso della Pasqua. Fatto è che ora per chiedere l’autorizzazione per eventi di qualsiasi tipo sarà necessario perdere mezza giornata per arrivare fino allo sportello Siae di Civitavecchia, spendere soldi per benzina, autostrada o mezzi pubblici, sorbirsi file estenuanti visto che l’ufficio diventerà l’unico punto di riferimento per tutto il nostro litorale. Serpeggia malumore ovviamente tra i cittadini che continuano ad assistere all’assalto alla strutture pubbliche di Ladispoli, solo poco tempo fa emerse la notizia che si voleva smantellare il posto di primo intervento della via Aurelia. Sciagurata ipotesi che fu bloccata dal muro che alzarono le amministrazioni di Ladispoli e Cerveteri e la Asl Rm F, osteggiando un progetto assurdo ed inconcepibile. La speranza dei cittadini del territorio è che le future amministrazioni comunali che saranno elette a giugno, aldilà del colore politico, possano concordare strategie omogenee e contrastare questo ripetuto tentativo di depauperare due città che insieme ormai si avvicinano sempre più ai 100 mila residenti.