Arte, “Divina Commedia” : la Mostra di Gianni Testa

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La Mostra terminerà giovedì 30 marzo 2022  

Instancabile l’artista Gianni Testa, terminata la sua Personale è già in procinto a farne un’altra presso lo spazio del Museo Crocetti. Questa Personale ha come tema la Divina Commedia. Verranno esposte 101 tele, di vari periodi di questo noto artista.
Nel comunicato stampa troviamo scritto “un omaggio a Dante Alighieri, la visione dell’arte, ovvero la potenza visionaria di una poesia, quella che ha ispirato l’opera, artisti, pittori, scultori, poeti, scrittori, nel corso dei secoli, liberamente interpretato da Testa. Questo è il tema al centro dell’esposizione, le opere realizzate hanno dimensioni importanti 60×60 cm e 80×80 cm, questo è uno delle informazioni che la curatrice della Mostra “Chiara Testa” ha inviato. La personale di questo artista sarà accompagnata dalla pubblicazione del catalogo a cura di Cangemi Editore.
Gianni Testa è noto al pubblico per i suoi celebri cavalli, che si intersecano in un turbine di immagini forti impresse nella tela, il risultato travolge lo spettatore, perché la forza che esce dall’opera rimane impressa nella mente di chi visiona le sue esposizioni.
Chiara, commenta, “con questo evento l’artista va oltre lo stereotipo, caratterizzandosi per il cromatismo molto acceso e da figure eteree e turbinose, che rimandano a generi pittorici che spaziano dal realismo all’impressionismo. Il suo percorso è iniziato con scelte ben precise, si iscrive alla Facoltà di Architettura presso l’Università della Sapienza di Roma, ma dopo due anni preferisce continuare la ricerca sull’arte, nonostante avesse avuto ottimo risultati, ma l’arte lo coinvolgeva ed inizia un percorso di ricerca continua che lo porterà ad ottimi risultati. Frequenta corsi di restauro, presso la Galleria Borghese, con la Prof.ssa Della Pergola. Studia e approfondisce le tecniche usate dagli artisti nelle varie epoche per interpretare attraverso la raffigurazione  della realtà quei sentimenti e quelle emozioni che lo avevano sempre affascinato. In seguito sotto l’egida del Maestro Bartolini, si impegna nelle tecniche della scultura. In quel periodo conosce e frequenta artisti noti in quel momento storico come: Quaglia, Levi, Guttuso, Calabria, Fazzini. Nel 1962 Levi lo sprona a partecipare alle mostre collettive, insieme a Quaglia Guttuso, Mazzacurati, Domenico Purificato. Partecipare le da la soddisfazione di ricevere molti premi e la consapevolezza di aver raggiunto un livello interessante, visto gli innumerevoli consensi.
Ho conosciuto Testa nel 1980, quando collaboravo con il giornalista, Critico d’arte Ferdinando Maria Anselmetti, mi interessavo del suo ufficio Stampa. Accompagnavo il Critico alle mostre, perché lui era sempre alla ricerca di nuovi talenti da mettere nel suo libro “Quelli che contano” incontravamo Testa che era sempre di corsa ed impegnato in nuove ricerche e preso da nuovi eventi da fare. Anselmetti era unico nel suo genere, perché se si innamorava di un dipinto lo comperava, non chiedeva nulla a nessuno. Molti sono gli eventi e i premi vinti, che Testa riceve dal 1968. Nel 2014 espone una antologica, presso il Complesso del Vittoriano a Roma.  Questi eventi che inizia lo hanno portato ad una notevole visibilità nel mondo, dalla Biennale Romana, alla Triennale di Milano e alla Quadriennale di Roma e tanti altri ancora. Molte sono le mostre a cui partecipa, sia in Italia che nel mondo “Germania, Basilea, New York, Philadelfia etc.”  Riceve anche il “Premio alla Carriera” dal Critico d’Arte Vittorio Sgarbi.
Anna Maria Ballarati
                                                                                                 
Museo Crocetti  Via Cassia 492 Roma