I cittadini non chiedono un tavolo di lavoro congiunto per gestire le risorse, ma dovrebbero essere i primi a ricevere delle risposte.
Sostegni anche per chi abita nella Capitale, a breve potranno inviare una mail al sito di Roma Capitale le persone in cerca di aiuto. L’annuncio di oggi al Tg non lascia dubbi sul fatto che gli aiuti per l’emergenza economica non sono per tutti, eppure tutti sono rimasti coinvolti, a prescindere dalla condizione economica di partenza. Tutti gli italiani stanno subendo i danni del blocco. Viene chiamato reddito d’emergenza dovrebbe essere un contributo percepito da tutti in uguale misura! Un risarcimento, in denaro, non buoni pasto per lasciare la libertà al cittadino di spendere il ricevuto come meglio crede. Non elemosina, il decreto varato ha tutta l’aria di esserlo, ma un dignitoso risarcimento per il danno, morale e pratico subito.
Ci sono categorie più fragili, è vero, ci sono sempre state e situazioni imbarazzanti per le quali lo Stato potrebbe intervenire ( avrebbe potuto già farlo lontano dalle epidemie), ora però queste situazioni sociali croniche, rischiano di deviare il discorso. Siamo di fronte a un evento straordinario per contrastare il quale il Governo mette in campo risorse straordinarie, non beneficenza o volontariato. É un suo dovere e un diritto di tutti i cittadini. Associazioni e vicinato aiutano tutto l’anno con gesti generosi per i quali ringraziare, senza i quali molti cittadini non camperebbero, ma le istituzioni hanno un altro ruolo e se viene stanziato un contributo ai Comuni destinato a tutti gli abitanti sarebbe opportuno, forse, che venisse distribuito a tutti i residenti con procedure trasparenti.
Il contributo in arrivo ai comuni di Ladispoli e Cerveteri come verrà gestito, da chi e quale il criterio di scelta per definire chi ne ha diritto o meno. I rappresentanti del M5S del comprensorio hanno chiesto apertamente un tavolo di lavoro congiunto per gestire le risorse insieme, i cittadini non chiedono ma sono i primi a dover ricevere risposte.