Niente più taglio di coda e orecchie, né collari a scossa elettrica e con punte. I cuccioli di cane e di gatto non potranno essere separati dalla madre prima dei 60 giorni. L’appello della LAV.
I cittadini dell’Unione possiedono più di 72 milioni di cani e oltre 83 di gatti. Il 74% ritiene che il loro benessere debba essere tutelato di più, come rilevato da un recente sondaggio Eurobarometro.
A fine giugno il COREPER, Comitato dei Rappresentanti Permanenti dell’Unione Europea, ha trovato la quadra sulla proposta di regolamento che introduce per la prima volta a livello comunitario misure minime in materia di tracciabilità, pratiche di allevamento e importazione di cani e gatti nei Paesi membri.
Con questo nuovo regolamento molte delle misure per tutelare il benessere degli animali, come il divieto del taglio di coda e orecchie, spiega la Lega Anti Vivisezione (LAV), si applicheranno anche agli allevamenti, ai negozi e ai rifugi di piccole dimensioni.
Tra le proposte caldeggiate dalla LAV, e accolte dal Comitato, c’è l’introduzione di requisiti di allevamento più rigorosi, come il divieto di utilizzare per la riproduzione cani e gatti con caratteristiche estreme e di esporli in mostre e competizioni.
Il testo approvato comprende anche misure per migliorare il cosiddetto “possesso responsabile”, i cuccioli di cane e di gatto non potranno essere separati dalla madre prima dei 60 giorni, niente collari a scossa elettrica e con punte. Inoltre l’eutanasia potrà essere praticata solo su animali inguaribili e sofferenti.
Il Consiglio UE ha rimarcato, in una nota stampa, che sono rimaste le disposizioni relative agli obblighi per gli operatori e gli stabilimenti: tutti i gatti e i cani devono essere dotati di microchip e registrati in una banca dati nazionale prima di essere venduti o donati; tutte le banche dati saranno interoperabili con quelle di altri paesi dell’UE e saranno accessibili online.
Inoltre, prosegue la nota, le persone che si occupano di gatti o cani devono avere una corretta comprensione del loro comportamento e delle loro esigenze. Gli operatori non potranno abbandonare gatti o cani e le femmine che hanno avuto due parti cesarei non potranno essere utilizzate per la riproduzione.
Ma la proposta di Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio per il benessere dei pet quando diventerà effettivamente legge?
Lo abbiamo chiesto alla Referente LAV dei Rapporti Istituzionali, Ilaria Innocenti. Naturalmente, dice Innocenti, non possiamo certo fornire una previsione della data in cui quest’atteso provvedimento dal mondo animalista arriverà in porto.
Per il momento la proposta di regolamento è in prima lettura. Dovrà passare prima il vaglio della Commissione AGRI (agricoltura e sviluppo rurale) e di quella ENVI (‘ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare) e in sede di Plenaria, per poi fare un ultimo passaggio in Consiglio.
Tuttavia la Lega Anti Vivisezione è fiduciosa, perché, sostiene che c’è ancora molto spazio per ottenere altri miglioramenti dal nuovo Parlamento europeo. La LAV si appella ai Parlamentari che hanno sottoscritto il programma delle Associazioni Vote4Animals affinché supportino le richieste che ancora non sono state accolte.
Rubrica a cura di Barbara e Cristina Civinini
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