Argilla: la terra magica che depura e risana

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Monique Bert – Naturopata

Dotata di virtù terapeutiche straordinarie, in grado di curare moltissimi disturbi sia per uso interno che esterno, è uno dei rimedi più antichi del mondo. È la sua composizione chimica a renderla una ‘polvere magica’, preziosa soprattutto per depurarci nella stagioni di transizione, in primavera ed autunno.

“L’argilla elimina il substrato intestinale su cui si sviluppa la flora batterica patogena- spiega la naturopata Monica Bertoletti (www.food4care.it), alias Monique Bert, nel gruppo fb Medicina Evolutiva, Naturopatia e Dentosofia e coautrice Tiroide Approccio Evolutivo, gruppo fb creato dal dr Andrea Luchi –

È dunque importante al fine di dare un aiuto concreto all’intestino. È utilissima per chi ha problemi digestivi caratterizzati da acidità gastrica. In presenza di un intestino fortemente disbiotico si può continuare l’assunzione dell’acqua di argilla per tre mesi consecutivi tutte le mattine, tenendo presente il possibile effetto costipante, contrastandolo con assunzione di decotto di semi di lino e magnesio o clisteri.

Poi si passa a periodi di assunzione composti da cicli di 21 giorni”.

L’argilla con il suo potere mineralizzante, cicatrizzante e chelante, fornisce un ottimo ausilio disintossicante da tutte le sostanze tossiche, compresa la radioattività.

È un grande regolatore ormonale e un potente antielmintico. Disintossica e disinfiamma tutto l’apparato digerente e l’organismo intero.

Azione dell´Argilla:

  1. Alcalinizzante e disinfettante sui tessuti (epidermide e epiteli di rivestimento);
  2. Antidolorifica e antinfiammatoria;
  3. Rimineralizzante, riequilibrante e antiedemigena. Combatte cioè la ritenzione idrica con un meccanismo osmotico, assorbendo i liquidi e i prodotti di scarto del metabolismo.

I sali minerali in essa contenuti attirano infatti l´acqua e altri soluti per osmosi, così come il sale integrale si umidifica assorbendo l´acqua presente nell’ambiente. In questo modo l’argilla funziona da catalizzatore dei processi biologici;

  1. L´argilla riequilibra inoltre la termoregolazione grazie alla sua capacità termo assorbente;
  2. L´argilla infine rigenera l´attività organica e risveglia il potenziale energetico, grazie alla sua capacità di cedere debolissime dosi di energia elettromagnetica.

Come si deve utilizzare l’argilla:
Per via esterna può essere applicata direttamente sulla pelle nei casi di acne, dermatosi, scottature, distorsioni, contusioni e esiti di fratture.

Ecco come preparare un cataplasma di Argilla: impastate l’argilla con acqua fredda, creando una pasta morbida, omogenea, liscia e fluida.

Poi applicatelo per minimo 2 ore almeno sulla parte dolente (la cute deve essere integra).

Coprite poi con un telo di cotone fissato con una garza od una spilla balia.

Argilla ventilata per uso interno, per via orale: è un potentissimo agente di rigenerazione fisica e, vista la sua ricca composizione, ben comprendiamo la sua azione rimineralizzante, riequilibrante e antitossica.

Ha proprietà antinfiammatorie, decongestionanti, antiacide, assorbente sia di scorie chimiche che di tossine. Stimola le funzioni di fegato, bile e reni. Essa ha un benefico effetto sull’intestino, nei casi di dissenteria o putrefazione intestinale, disequilibri che sono alla base di ogni malattia. Molto utile nei casi di acidità di stomaco, forti coliti, dolori di stomaco.

Mettere un cucchiaino di argilla (non metallico: plastica, legno, ceramica), in un bicchiere d’acqua, mescolare in senso orario e lasciare riposare tutta la notte. La mattina a digiuno bere il surnatante, lasciando il fondo, eventualmente con aggiunta di succo di limone.

Assumere per 21 giorni al mese. Effettuare ad ogni cambio di stagione o al bisogno.

Controindicazioni nell’assunzione orale: l’assunzione di argilla verde fine (ventilata al sole) non comporta stress a livello renale e non favorisce la formazione di calcoli. Consiglio di preparare in anticipo la soluzione (un tempo variabile dalla sera prima a 30 minuti prima) e bere solamente il ‘sopranatante’ (l’argilla rimane sul fondo con i metalli pesanti).

Riguardo a bere la polvere: “Si tratta di sostanza inerte dal punto di vista digestivo-enzimatico, potrebbe procurare un anomalo senso di pesantezza. – conclude la naturopata – Osservazioni sull’assunzione ripetuta a lungo nel tempo non ci sono e per questo suggerisco il corretto metodo di assunzione bevendo solo l’ACQUA ARGILLOSA, che ha comunque tutti i benefici dell’argilla. L’argilla come tale non si beve. Queste sono le mie valutazioni dettate dalla mia esperienza professionale. Su internet troverete indicazioni differenti, per cui in base alle proprie convinzioni, ciascuno valuti cosa è meglio per sé”.

Documentazione scientifica dei numerosi benefici antibatterici dell’argilla: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2904249/