“In questi giorni le temperature estive si stanno facendo sentire molto forti nella nostra città. Forse per questo, il giorno 5 agosto, abbiamo letto su alcune testate online le strampalate dichiarazioni a firma di Guido Rossi, ex Sindaco, ex Comandante del RUD, ex Candidato sindaco mai più rieletto”.
A parlare è il sindaco Alessio Pascucci in replica alle accuse arrivate da Guido Rossi.
“Nella intervista all’ex tutto Guido Rossi si parla di una “netta bocciatura” da parte del Ministero della Difesa al progetto di Area Artigianale e Commerciale in località Pian del Candeliere. Si parla proprio di quell’area artigianale che da decenni aspetta e che la nostra Amministrazione, prima nella storia, sta portando avanti con grande impegno. Nell’articolo Guido Rossi parla addirittura di pietra tombale. Niente di più falso. Attualmente le cose sono esattamente al contrario di come le racconta l’ex sindaco. Infatti la procedura di Verifica e Assoggettabilità a VAS – Valutazione Ambientale e Strategica (ex art. 12 del d. lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.) non soltanto si è conclusa da mesi, ma l’esito è stato FAVOREVOLE pur se con prescrizioni (si veda la determinazione n. G02385 del 28/02/2018 emessa dalla Direzione Regionale Territorio, Urbanistica e Mobilità – Area Autorizzazione Paesaggistica e Valutazione Ambientale Strategica). Il parere del Ministero della Difesa citato nell’intervista – prosegue Pascucci – è stato emesso ben oltre il termine dei lavori della Conferenza (arriva al Comune di Cerveteri in data 21/06/2018) e per questo non può IN NESSUN MODO vincolarne l’esito, né tanto meno inficiare la procedura di VAS. Inoltre nella determinazione n. G02385 del 28/02/2018 la Regione Lazio afferma inequivocabilmente di non aver ricevuto alcun parere di competenza da parte del Ministero della Difesa. Per amor di verità, va detto che nel proseguo dell’iter in corso per la zona Artigianale e Commerciale, sarà necessario convocare una nuova Conferenza dei Servizi e in quella occasione, tutti gli Enti, compreso ovviamente il Ministero della Difesa, avranno modo di replicare eventuali prescrizioni. Ma sia chiaro: affermare oggi che quelle prescrizioni siano insuperabili è falso. Nessun parere può mettere una pietra tombale sul progetto. Possono riceversi invece indicazioni specifiche che spingano a modifiche progettuali. Ma stiamo comunque parlando di una seconda fase e non certo dell’oggi.
Durante l’intervista, l’oramai da anni solo ex Guido Rossi, dichiara inoltre che il Ministero avrebbe più volte scritto alla mia attenzione in questi anni suggerendo iniziative che avrebbero consentito di superare eventuali difficoltà. Interessante, perché se così fosse sarà sufficiente accogliere le osservazioni nella fase della prossima Conferenza dei Servizi per superare ogni ostacolo. Ma purtroppo c’è un altro aspetto: al Comune di Cerveteri non risulta nessuna comunicazione sul progetto proveniente dal Ministero della Difesa se non quella ricevuta in data 21/06/2018, l’unica. Essa contiene riferimenti a quattro comunicazioni inviate dal Ministero al Comune di Cerveteri precedentemente, ovvero tra il marzo 2012 (momento in cui non ero Sindaco) e il marzo 2013, tutte cioè in date antecedenti alla definizione del nuovo progetto e pertanto non inerenti a quello approvato dal Consiglio comunale con deliberazione n.39 del 3 agosto 2016. Le indicazioni del Ministero fornite tra il 2012 e il 2013 non si riferivano quindi a quest’ultimo progetto ma ad altri, superati dalla predetta deliberazione. Come già detto, l’assenza di tali comunicazioni viene confermata proprio dalla determinazione n. G02385 del 28/02/2018 con la quale la Regione Lazio afferma di non aver ricevuto alcun parere di competenza da parte del Ministero della Difesa.
È curioso che Guido Rossi conosca un’altra storia. O forse no. Infatti su questa vicenda è successo uno strano episodio che vorrei mettere all’attenzione dei cittadini oggi e che invierò all’attenzione degli inquirenti nei prossimi giorni. Nel corso del Consiglio Comunale tenutosi in data 26/04/2018, alcuni Consiglieri di opposizione (e in particolare il Consigliere Salvatore Orsomando) hanno annunciato in Aula di aver visto un parere negativo proprio del Ministero della Difesa sul progetto Pian del Candeliere. Questo avveniva in data 26/04/2018, lo ribadisco, mentre il parere è arrivato al Protocollo Generale del Comune di Cerveteri soltanto in data 21/06/2018 (prot. n. 28460) ovvero ben due mesi (DUE MESI!) dopo l’annuncio dei Consiglieri in Aula.
Ora mi chiedo e lo chiedo ovviamente all’ex sindaco Guido Rossi (che sembra ben informato sui fatti): come mai alcuni Consiglieri di opposizione hanno avuto notizie apparentemente riservate su una tematica così importante per la città prima del Comune di Cerveteri? Lei, Guido Rossi, ne era a conoscenza? E come mai né lei, né i suddetti Consiglieri hanno provveduto a informare il Comune di Cerveteri e gli uffici preposti magari aiutandoci a superare o a prevenire eventuali obiezioni? Avete davvero a cuore il bene della comunità o per qualche poltrona mancata, fate il tifo contro i nostri Artigiani? Perché se così fosse, se non lavoraste per il bene della Città di Cerveteri, forse dovreste interrogarvi sul vostro permanere in Consiglio.
Ultima domanda all’ex sindaco Rossi: come mai nel corso del suo mandato non è stata realizzata la zona artigianale? O il lungomare, che noi stiamo portando avanti (e sul quale a breve forniremo novità), nonostante i Consiglieri De Angelis e Orsomando abbiano fatto di tutto per far saltare il finanziamento regionale? Come mai parla di opere mai realizzate, come se nella nostra città non avesse ricoperto l’incarico di primo cittadino? Dove sta la sua eredità? Cosa ha lasciato a Cerveteri? Quali di queste opere?
Quando non si è rieletti per tanti anni, forse ci si dovrebbe interrogare sul perché. A volte, magari, prima di aprire bocca e sprecare il fiato. Si eviterebbero tante brutte figure. Ma stia tranquillo: ci sono sempre Comuni, magari molto più piccoli, dove trovare uno spazio. Basta cercare.
In queste ore – conclude Pascucci – altri ignoranti esponenti della opposizione cittadina hanno dichiarato che il Comune avrebbe speso circa 60.000 euro per la progettazione dell’intervento su Pian del Candeliere. Altra bugia: il progetto è stato realizzato dai proponenti senza nessun costo per l’Amministrazione. Non solo, sempre a carico dei proponenti è stata la progettazione di tutte le opere pubbliche che resteranno alla collettività”.