Ardita presenta il libro di Aldo Ercoli: “Etruschi ..cosi lontani.. cosi vicini”

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Giovanni Ardita

Conosco il dott.  Aldo Ercoli da molto tempo, ci lega una stima reciproca che ha resistito al passare del tempo, e ora è più viva che mai.

Per me lui è Aldo, il “doc” di frontiera, non il professore, medico docente e scrittore anche di Storia.

Il suo stile è inconfondibile, inimitabile, perché inserisce nella scientificità tanta poesia musicalità e passione.

Per lui sono Gianni Ardita, aggiunge il cognome, per non confondermi con altri dal nome omonimo (che tanti anche stimo).

Nel 2007 dopo il mio exploit politico con i 689 voti del politico più votato della storia del comune di Ladispoli scrisse un articolo, che ancora conservo con affetto e stima, con un verso che mi è sempre rimasto nel cuore, parole naturali non concordate ma veramente sentite, definendomi cosi:

Lo sapete il suo successo in politica a che cosa è dovuto?

Gianni è una persona empatica, vicino al popolo umile e onesto, grazie ad un carisma genetico capace di capirti e coinvolgerti.

Non è per queste frasi che l’ho definito un maestro o uno scrittore e perché quello che scrisse lo ha fatto disinteressato e veramente sentito nel cuore, con una grande penna e un estro inimitabile e direi unico.

Quanti medici di famiglia possono vantare il suo brillante curriculum vitae? Non ha forse insegnato l’arte medica, in tante città italiane, per due decenni a innumerevoli medici e farmacisti? Ricordo ancora una mattina mi alzai cosi presto alle 5.30 o 6.00 per vedere Aldo ospite a 1 mattina per illustrare l’Omeopatia.

Quanti dei suoi tanti libri sono stati ristampati? L’ultimo risale al 2007, ora dieci anni dopo, appare un nuovo testo che riguarda la sua seconda passione: la storia, l’archeologia specie etrusca.

La copia del libro con dedica che mi ha regalato “Etruschi …cosi lontani …cosi vicini” è stata accompagnata da queste parole: “Gianni vorrei che fossi tu a presentarlo”, alle sue parole ho provato una profonda emozione.

Non è per questo che il libro che ho appena finito di leggere, dico che meriti una caratura almeno nazionale, non solo limitata al nostro territorio, per di più per venti anni è stato ed è una delle colonne del settimanale l’Ortica, poi anche di Baraonda.  E non ricordate che per  molti anni ha scritto nel mensile della nostra Coccinella?  I suoi scritti sono i primi ad essere letti.

Questo libro li supera tutti, perché appassiona e affascina, tanto da farti immergere in quello che è stato il vero mondo degli Etruschi. La sua è la versione Etrusca della loro storia. Giustamente, pur essendo uscito da poche settimane, è stato definito un libro “originale e minuzioso”. L’altra faccia della luna, troppo spesso oscurata dal sole degli storici romani. Si proprio lui che pur nato nella città eterna, ha scelto per vocazione, non certo per necessità, di farsi ….Ladispolano..

Credo che questo testo cosi bello e facile da leggere, sia un bel dono di Natale.

Ladispoli grazie a tanti uomini e donne come lui (scrittori, poeti, musicisti, pittori, tenori e artisti) merita di essere chiamata “La città della Cultura”.

Giovanni Ardita