ETRU, MUSEO NAZIONALE ETRUSCO.
di Ennio Tirabassi
Concorso vinto.
Finalmente arrivò la sospirata lettera di assunzione come restauratore di Stato. Mi chiedevano i documenti di rito, di rispettare i tempi della consegna e di presentarmi a Villa Giulia. Museo etrusco che da bambino mi affascinava a tal punto che ripetevo sempre “io da grande lavorerò qui”. Me lo ricordarono i miei genitori stupiti nel vedere realizzarsi il sogno.
É un museo importante dove mi resi conto arrivavano anche i reperti ritrovati nella mia città, Cerveteri, mi metteva soggezione, anzi direi paura l’idea di confrontarmi con gli Etruschi. Mi spiego meglio, l’idea di profanare il cimitero di un popolo mi disturbava, trovavo irrispettoso perlustrare le tombe, frugare nell’intimità di un defunto, nel dolore dei cari. Giustificavo per amore verso la ricerca l’intromissione, ma pregavo costantemente quasi a chiedere perdono agli Etruschi. Assurdo che può sembrare, i sentimenti che provavo mi indussero addirittura a chiedere di cambiare sede di lavoro. “E io non la mando via!” Disse l’allora direttore Giuseppe Proietti davanti alle mie perplessità, fu così che rimasi tutta la vita a Villa Giulia.
Abito a via Etruria, lo studio è a via Agillina, sono solo coincidenze? Non lo so, dopo tutti questi anni sono arrivato a pensare che gli Etruschi mi vogliono, accettano le mie intromissioni, accolgono la mia curiosità nei confronti della loro vita allora come oggi e me lo ricordano con una serie di coincidenze come queste elencate. Non volevo eppure il popolo etrusco fa parte della mia vita, l’arricchisce ogni giorno.
Tornando al mio ingresso al museo, Proietti mi accompagnò personalmente nei laboratori, uno fu assegnato a me, alcuni anni dopo Marina Scoponi mi rivelò che “per essere un raccomandato sei bravo! L’abbiamo detto tutti”. Non era mai successo prima che un soprintendente accompagnasse un nuovo arrivato al restauro, un fatto che innescò l’idea bizzarra che fossi un privilegiato.
Oggi, vedere il Museo Nazionale di Villa Giulia sempre più bello, sapere che gode di ottima salute mi riempie d’orgoglio. Per quanto fatto da me negli anni nella struttura e nelle opere di restauro la sento, in parte, una mia creatura. La promozione di ETRU rappresenta una grande soddisfazione per me, nonostante abbia lasciato spazio ai nuovi talenti.
Rubrica I Vasi Parlanti
di Ennio Tirabassi