APPELLO AIDAA AI PARROCI

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Sarebbero più di 4500 i senza tetto con al seguito il proprio amico a quattro zampe senza riparo in questo gelido inverno. Tutte le persone di buona volontà possono contribuire.

di Barbara e Cristina Civinini

E’ risaputo che i cani non possono entrare in chiesa. In passato esisteva addirittura lo “scaccino”, che faceva uscire dalla chiesa i cani e i vagabondi. Da qui forse è nato il modo dire ironico: fortunato come un cane in chiesa. Eppure i tempi cambiano. Una riprova tangibile è l’ultimo appello dell’A.I.D.A.&A (Associazione Italiana Difesa Animali & Ambiente) ai parroci e ai comuni per dare rifugio agli invisibili con animali. Sarebbero più di 4500 i senza tetto con al seguito il proprio amico a quattro zampe che in questo gelido periodo vagano per le strade italiane senza un posto caldo dove passare la notte – si legge nell’appello della Onlus.

Basandosi su questi dati, l’AIDAA ha chiesto ai sindaci dei comuni e ai parroci di aprire i luoghi pubblici e le parrocchie per far stare al caldo questi poveri sventurati. Con questo freddo gelido uomini e animali esposti alle intemperie, senza un riparo, hanno il destino segnato. E’ una partita con la morte difficile da vincere, anche per i più esperti. Qualsiasi locale inutilizzato può offrire un riparo provvidenziale. Non ci sono solo le stazioni ferroviarie e delle metropolitane da poter utilizzare, ma anche garage, cantine e cascine. Nell’appello è stato richiesto pure di lasciare a diposizione delle povere bestiole anche acqua e cibo, infatti, come gli umani soffrono la sete e la fame e, nonostante la folta pelliccia, anche il freddo.

Aida

Noi – ha dichiarato il presidente Lorenzo Croce come riporta Adnkronos – chiediamo che a queste persone, che spesso hanno nel cane il loro unico compagno di vita, sia concesso lo stesso diritto di mangiare e dormire che è concesso agli altri senza tetto e alle migliaia di richiedenti asilo. Insomma, se potete, aiutateli, non scacciateli.