Arzillo, combattivo, fiero.
E’ Antonio Bresciani, unico vivente dei fondatori della Sagra del carciofo di Ladispoli, un baldo anziano di 97 anni che nel 1950 insieme ad un gruppo di amici diede vita alla Sagra del carciofo di Ladispoli. Fu un’idea nata per gioco, figlia del desiderio di tornare a vivere dopo le macerie della guerra, concepita tra un piatto di pastasciutta ed un bicchiere di vino nelle fredde serate invernali. Ma fu un’idea favolosa. Così come intensa è stata la vita di quest’uomo
che di recente ha ottenuto un prestigioso riconoscimento per la sua esistenza interamente dedicata al lavoro. Nell’assemblea tenuta preso la sede romana della Camera di commercio, alla presenza del presidente e di altre personalità del mondo professionale, politico ed imprenditoriale, Antonio Bresciani ha ricevuto un ambito premio alla “carriera” per aver vissuto una esistenza tesa allo sviluppo ed alla crescita del territorio di Ladispoli. Oltre 70 anni in prima linea, sempre a battagliare per i diritti di chi lavora, tanto da essere uno dei fondatori della Confesercenti, una delle più potenti associazioni di categoria per la tutela degli operatori economici. Applausi a scena aperta per Bresciani che non ha nascosto la propria commozione, ringraziando la Camera di commercio per questo prestigioso riconoscimento che viene conferito soltanto a chi davvero lo merita per aver dedicato la vita al lavoro. Antonio Bresciani è la testimonianza vivente di un’epoca meno tecnologica ma genuina, avulsa da invidia e ricca di voglia di rimboccarsi le maniche per far risorgere un territorio devastato dalla follia bellica. Anche da parte della nostra redazione tante felicitazioni al cavalier Antonio Bresciani, una delle glorie di Ladispoli.