Antonio Bresciani, il padre della Sagra del carciofo

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1992

 

L’arzillo 97enne è l’unico sopravvissuto del gruppo di amici che nel 1950 si inventano la manifestazione fieristicaCi sono personaggi che hanno scritto la storia di una città. E che nel momento in cui stavano creando un qualcosa che si sarebbe rivelato uno strepitoso successo non ne erano ancora consapevoli. E’ il ritratto del cavalier Antonio Bresciani, un arzillo anziano di 97 anni, che nel 1950 insieme ad un gruppo di amici diede vita alla Sagra del carciofo di Ladispoli. Fu un’idea nata per gioco, figlia del desiderio di tornare a vivere dopo le macerie della guerra, concepita tra un piatto di pastasciutta ed un bicchiere di vino nelle fredde serate invernali.Ma fu un’idea favolosa che ancora oggi, a distanza di 67 anni, Antonio Bresciani ricorda con gli occhi lucidi, anche pensando agli amici di un tempo che non ci sono più.  Antonio Bresciani è infatti l’unico sopravvissuto degli inventori della Sagra del carciofo, la testimonianza vivente di un’epoca meno tecnologica ma genuina, avulsa da invidia e ricca di voglia di rimboccarsi le maniche per far risorgere un territorio devastato dalla follia bellica. Quando Antonio Bresciani salirà sul palco per ricordare quei momenti, incantando il pubblico di piazza Rossellini con il suo entusiasmo e la sua gioia di vivere, tributiamogli un grande applauso ed un immenso grazie per essere stato uno dei padri fondatori della manifestazione simbolo della città. Che ogni anno compie il miracolo di far sentire comunità una Ladispoli dove troppo spesso nemmeno conosciamo come si chiama il nostro vicino di casa. Grazie Antonio ed appuntamento ovviamente al prossimo anno.