Antenne sui tetti dei palazzi, ne arrivano altre a Ladispoli tra le polemiche

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Cerveteri ne vieta una sull’Aurelia, mentre Ladispoli vota per fermare il 5G. Ma un condominio in zona Miami approva nuove antenne sul tetto: è polemica per i pericoli sanitari e la svalutazione commerciale delle case

di Maurizio Martucci

Dalle parole ai fatti, dagli spot pubblicitari alla realtà. Non virtuale. Elettrosmog, 5G, onde non ionizzanti, precauzionisti e negazionisti del rischio, con un mucchio di soldi sullo sfondo e i cittadini, ignari dell’incombente pericolo,anello debole nell’intera catena. Lo scontro tra interessi divergenti entra nel vivo. Adesso si fa sul serio.

 

MINI ANTENNE A MICROODE AVANZANO: TUTTI IN PIAZZA IL 5 NOVEMBRE!

Nuove stazioni radio base e mini antenne a microonde stanno avanzando in tutta Italia, in una corsa agli ostacoli, nello slalom tra i 62 Comuni che ufficialmente hanno approvato protocolli per la prevenzione, fermando lo tsunami elettromagnetico del 5G contrariamente ai permissivi piani del Governo, vendute le nuove frequenze per 6,5 miliardi di euro senza uno straccio di ricerca preliminare per capirne gli effetti a breve, medio e lungo termine. In una concitata seduta parlamentare sospesa nell’anomalo ripensamento del sottosegretario alla Salute Sandra Zanda (aveva accolto i timori dell’opposizione preoccupata per le ripercussioni sanitarie, rinnegando poi la scelta), l’8 Ottobre il Parlamento ha respinto la mozione per la moratoria nazionale, approvato però un testo in cui si richiama la necessità di studi ambientali per arginare pericoli e minacce da radiofrequenze, possibili agenti cancerogeni. Per questo il 5 Novembre, fuori e dentro Montecitorio, ci sarà la prima manifestazione nazionale Stop 5G promossa dall’Alleanza Italiana Stop5G. Consapevolezza e protesta dilagano.

 

COSA SUCCEDE A LADISPOLI E CERVETERI?

E la partita entra nel vivo anche sul territorio metropolitano. Intervistato su L’Ortica, il Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli s’è detto contrario alla sperimentazione del wireless di quinta generazione in riva al lago, proprio come su Facebook hanno scritto i vice-sindaciLuca Galloni (Trevignano Romano) e il ceretano Giuseppe Zito.L’ufficio tecnico del Comune di Cerveteri ha negato l’autorizzazione all’installazione di una nuova antenna di telefonia mobile su Via Aurelia, proprio di fronte Cerenova, mentre il 29 Ottobre nel Consiglio Comunale di Ladispoli si ri-voterà la mozione Stop 5G presentata dal consigliere Raffaele Cavaliere che, raccolte oltre un centinaio di firme coi banchetti in Piazza Rosellini, adesso punta all’incasso, auspicando un’apertura nel sindaco Alessandro Grando.

NUOVA STAZIONE RADIO BASE IN ZONA MIAMI

Ma paure e preoccupazioni aumentano però tra gli abitanti in zona Miami, deliberata in assemblea condominiale l’approvazione all’installazione di una nuova stazione radio base sul tetto di un palazzo lungo Viale Europa. In cambio di una cospicua entrata nelle casse condominiali, l’azienda telefonica prevede di installarne altre anche in cima all’ex Hotel Royal (ospita già Wi-Fi) e su un condominio della centralissima Viale Italia, crocevia di tre stazioni radio base, senza contare il Wi-Fi di bar e negozi. Effetti multipli e cumulativi. L’elettrizzazione nell’aria di Ladispoli aumenterebbe in maniera esponenziale, tra le preoccupazioni degli abitanti che ora si interrogano sui riflessi per ecosistema e salute: più antenne, più elettrosmog, più pericoli per tutti!

COSA POSSONO FARE I COMUNI?

Una variante al Piano Antenne e un’applicazione più stringente del Regolamento comunale, in municipi di altre regioniitaliane è riuscita ad arginare lo spauracchio del proliferare di nuovi tralicci, frenando l’avanzata di nuova infrastruttura tecnologica. Perché non farlo anche nel Lazio? Oltre che tecnico-politico-sanitario, il problema diventa pure di natura economico-privata.

le antenne svalutano gli immobili. MA LA DELIBERA DI CONDOMINIO NON PUÒ SUPERARE IL DIRITTO DI PROPRIETà

Perché c’è il rischio della svalutazione delle case, un deprezzamento degli immobili irradiati notte e giorno dalle antenne, sette giorni su sette, una questione molto complessa certificata persino dai giudici.

“Posta la potenziale pericolosità per la salute umana delle emissioni elettromagnetiche, l’installazione sul tetto di un condominio di una stazione radio-base può comportare la perdita di valore degli appartamenti sottostanti”. Con sentenza N° 1886, già nel 2005 la seconda sezione del Tribunale civile di Bologna aveva infatti chiarito come il “turbamento del godimento della proprietà, si ripete esclusiva”e che “a livello scientifico, del cosiddetto elettrosmog e degli aspetti di impatto emotivo che questo coinvolge (effetti cancerogeni, anche a lungo termine), può ritenersi sussistente anche questo ulteriore tipo di danno.

Garantendo al titolare della proprietà il diritto di godimento, la legge non può logicamente non tutelarlo sotto ogni aspetto del godimento”, precisando che “il rispetto a rendere non tutelabile dall’ordinamento l’eventuale turbamento del godimento della proprietà di un soggetto la cui proprietà è esposta a questo tipo di emissioniappare quanto meno discutibile, anche perché la questione scientifica è aperta e le indagini proseguono, rendendo progressivamente ‘non aggiornati’ i limiti normativi”. In sostanza, già 14 anni fa il giudice felsineo aveva applicato il principio di precauzione, aggiungendo che la legge sui limiti d’irradiazione elettromagneticaa 6V/m non tutela affatto la salute pubblica.

Ma, soprattutto, che la delibera del condominio, seppur approvata con la maggioranza degli inquilini come nel caso di Ladispoli, non può superare il diritto di proprietà esclusiva del singolo proprietario, contrariato e vessato. E che l’immobile, irradiato dall’antenna, a prezzo di mercato risulta evidentemente svalutato, depauperato nel suo valore commerciale.  Sta arrivando il 5G, oltre un centinaio di esposti sono già finiti sui tavoli della procure, pure a Civitavecchia: prepariamoci ad un’ondata di ricorsi nelle aule di tribunale. La difesa della salute non ha prezzo.

ABITARE LA TRE ONDE, LE CASE SI SVALUTANO. E I POLITICI NON LE VOGLIONO NEPPURE GRATIS

Un’indagine dell’Associazione Piccoli Proprietari Immobiliari sulla percezione del rischio, sostiene che “sono pochi i cittadini che acquisterebbero o prenderebbero in affitto una casa posta vicino ad una fonte di inquinamento elettromagnetico”. L’Unione Piccoli Proprietari Immobiliari afferma che “gli immobili vicini ad antenne trasmittenti subiscono una svalutazione “. L’Associazione ARES 2000 ha promosso una ricerca dal titolo “Abitazioni tra le Onde”, confermando che gli immobili vicini alle antenne subiscono una svalutazione commerciale. L’Associazione Elettrosmog Volturino, impegnata da anni nella lotta contro l’elettrosmog in provincia di Foggia, a ministri e parlamentari ha offerto vacanze gratis con affaccio sul maredelle isole Tremiti e il promontorio del Gargano. Ma con una clausola, soggiorno rigorosamente in abitazione irradiata da antenne telefoniche: nessun politico ha aderito all’invito.

Ironizzando sulle disavventure estive incorse sull’isola di Marettimo all’ex Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri (a Trapani finì in una polemica per l’insolito spostamento di una stazione radio base vicina alla sua abitazione ferragostana), in una puntata di Report (Rai Tre) la giornalista Milena Gabanelli affermò: “Il senatore compra le sue case sempre vicino alle antenne, probabilmente per catturare meglio il segnale del cellulare. Ma poi,  siccome è sfortunato, gliele spostano da un’altra parte”.