Le situazioni di ansia costante, rabbia inespressa e pensieri ossessivi negativi possono provocare problemi che sfociano in un campanello di allarme: la gastrite nervosa è sempre più correlata a una somatizzazione di componenti psicologiche.
A farne i conti sono purtroppo anche le fasce più giovani. Negli ultimi anni sono in aumento i casi che coinvolgono la fascia adolescenziale. Infatti, la mole di stress con la quale impattano gli adolescenti e i neo adolescenti può sicuramente rovinare gli anni più belli e più spensierati della vita. I fattori da considerare sono la scuola, la famiglia, la sedentarietà e un’alimentazione pregna di zuccheri e altri prodotti dell’industria alimentare.
I sintomi sono molti comuni, e comprendono Pirosi epigastrica (ossia il bruciore alla bocca dello stomaco) che può irradiarsi alla schiena e dare strani fastidi fino alle spalle soprattutto la sinistra. Inoltre eruttazioni frequenti e gorgoglii allo stomaco dovuti alla iperproduzione di succhi gastrici che irritano le mucose), nausea, vomito, febbre, diarrea, gonfiore addominale ed anche alitosi. A volte questi sintomi possono anche comparire improvvisamente ed essere particolarmente intensi. Tuttavia è possibile che la gastrite si manifesti ma senza mostrare alcun sintomo o solo con dei vaghi fastidi. Sul fronte alimentazione, per chi soffre di gastrite o ha uno stomaco particolarmente “vulnerabile, il consiglio è quello di evitare cibi e bevande con effetto irritante sulla mucosa o che stimolano troppo il rilascio di succhi gastrici.
Fin dai greci, per Platone ad esempio, il ventre era un “secondo cervello”, la sede dell’anima concupiscibile, quella assolutamente irrazionale, mossa solo da pulsioni, che l’anima razionale doveva tenere sotto controllo. Non ci era andato lontanissimo. A livello intestinale, infatti, sono presenti circa 500 milioni di neuroni che svolgono molteplici funzioni e stabiliscono una comunicazione diretta con il sistema nervoso centrale.
Quindi è giusto considerare anche la gastrite quando è psicosomatica un allarme innescato tra corpo e mente. Non sempre la disfunzione è causata da batteri o microrganismi esterni, ma appunto da problemi emotivi e di gestione dell’ansia che si manifestano a livello dello stomaco, infiammandone appunto la mucosa. Nei casi che mi capita di trattare, lo Shiatsu è sicuramente un valido strumento per rilassare il corpo e avere effetti benefici anche sulla mente ma non è sufficiente come approccio se non integrato da un’alimentazione sana e un sostegno di natura psicologica.
Quello che consiglio per risolvere in maniera duratura è di intraprendere parallelamente un percorso con un professionista del settore che aiuti a far emergere i disagi che il corpo manifesta. Perché il sintomo è solamente la “spia” che si accende per segnalare un problema più intimo. Di grande sostegno sono i fiori di bach e i rimedi omeopatici ma solo come contorno sostituendoli, quando il caso lo richiede, agli antiacidi, gastroprotettori che sono notoriamente dannosi al microbiota. Questo punto è importante farlo condividere in primis dai genitori che decidono per l’adolescente. Non sempre una terapia farmacologica risulta efficace.
Collaboro con medici, nutrizionisti e psicologi e ho visto che il lavoro integrato porta sempre un risultato funzionale. Inoltre, uno dei problemi dell’adolescenza verte proprio sui limiti della comunicazione, una condizione importante per sviscerare problemi che iniziano a covare nel corpo e nella mente fin da tenera età.
Roberto Frazzetta
Osteopatia viscerale Shiatsu – MTC Kiniesologia Applicata
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