ANGURIA: RITENZIONE IDRICA ADDIO!

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ANGURIA: RITENZIONE IDRICA ADDIO!
LE MILLE VIRTÙ DEL FRUTTO CHE IDRATA,
DEPURA E RIMINERALIZZA

Monique Bert – Naturopata

Anguria o cocomero come dir si voglia, è fra i frutti estivi più ricchi in vitamine, minerali ed acqua di vegetazione.

Un vero dono offertoci dalla saggezza della natura nel periodo di maggior calore, quando la traspirazione e la sudorazione provocano una perdita di acqua e di elettroliti.

“E’ un efficace attivatore della diuresi, in quanto agisce attraverso un meccanismo iperglicemico, in virtù del fruttosio presente e per la grande quantità di acqua di vegetazione, nella quale c’è poco sodio e molto potassio. – spiega la naturopata Monica Bertoletti, Naturalmente sani, (www.food4care.it), alias Monique Bert, nel gruppo fb Medicina Evolutiva, Naturopatia e Dentosofia e coautrice Tiroide Approccio Evolutivo, gruppo fb creato dal dr Andrea Luchi. – È povera di calorie ma ricca di vitamine e antiossidanti, fra cui il licopene: con una fetta al giorno proteggi la pelle dal sole, elimini i ristagni e combatti i cali d’energia.

E’ dissetante come pochi altri, combatte la calura, al contempo depura l’organismo e reintegra vitamine e minerali”.

PROPRIETÀ E BENEFICI

“Grazie all’elevato contenuto d’acqua (oltre il 95%), l’anguria possiede una notevole capacità dissetante e svolge una buona azione diuretica. – afferma la naturopata – E’ poco calorica: 100 grammi di anguria forniscono solo 16 calorie (il melone ne ha 33). Il cocomero ha anche un buon contenuto di vitamine A (betacarotene), C, B1 e B6 e di minerali come potassio e magnesio, assai utili per sconfiggere la stanchezza dovuta al caldo ed evitare, soprattutto per gli sportivi, il fastidioso fenomeno dei crampi muscolari. Ha solo lo 0,2% di fibre, per cui non irrita l’intestino in chi ha problemi di colon irritabile o diverticoli o altre problematiche implicate con il consumo di fibra.

Ha un’azione antiossidante e antitumorale, mediata dagli antociani, dalla vitamina C e da una modesta quota di vitamina E (più nella buccia che nella polpa rossa).

Inoltre è ricca di licopene, un potente antiossidante.

Un recente studio fatto da alcuni scienziati dell’Università Juntendo di Tokyo, ha evidenziato l’efficacia del licopene nel proteggere i polmoni di chi fuma o di chi vive in città ad alto tasso di inquinamento.

Nei pazienti con patologie renali aumenta il filtrato glomerulare e la quantità di acqua eliminata, senza impoverire l’equilibrio elettrolitico del liquido interstiziale.

L’anguria ha il vantaggio di non contenere un eccesso di fosforo, per cui nei dializzati può essere utilizzata per aumentare la residua capacità renale.

L’anguria migliora la vigilanza e lo stato di lucidità mentale nei pazienti con iperazotemia, in quanto aiuta il fegato e il rene a metabolizzare e eliminare rapidamente l’eccesso di scorie azotate dal sangue.

Vantaggiosa per chi è afflitto da epatite o intossicato da sostanze esogene o endogene (il fegato ha bisogno di zuccheri, sali e molta acqua di vegetazione), mentre non va bene per chi ha disturbi di colecisti. In questo caso si ha pesantezza digestiva, ristagno gastrico, rigurgiti acidi dopo averla consumata.

Sulla funzionalità cardiocircolatoria, l’anguria ha un effetto positivo. La massa liquida viene eliminata dal rene in quantità superiore a quella ingerita, inoltre il fruttosio è utile al cuore, essendo uno zucchero a rapida utilizzazione per le fibre muscolari miocardiche, che si giovano anche della quantità di minerali, con poco sodio. L’anguria può esser proposta anche ai diabetici, con moderazione.

Riduce l’ipertensione e migliora la vista.

La citrullina contenuta in polpa, ma soprattutto nella scorza, è in grado di aumentare la quantità di arginina nell’organismo: sostanza che stimola il sistema immunitario, protegge il cervello, riduce la pressione e migliora la sessualità.

La luteina migliora il malessere come bruciore e secchezza oculare, inoltre si evitano, col caldo, gli effetti negativi dei raggi UV, riducendo anche il rischio di degenerazione maculare e cataratta”.

COME E QUANDO CONSUMARLA

“L’anguria ha una polpa ricca d’acqua ed è molto zuccherina e grazie a questo quantitativo di glucidi può sostituire, almeno in buona parte, un pasto giornaliero.

L’anguria si associa con facilità a quasi tutti gli altri alimenti e ha una incompatibilità di azione metabolica solo col pomodoro: insieme nello stesso pasto finiscono per inibire le rispettive funzioni nutrizionali e metaboliche. Un’associazione interessante è con i fagiolini: si potenzia così la riduzione dell’imbibizione organica e si stimola il metabolismo, per cui è utile nelle diete dimagranti.

Per sfruttare al meglio tutte le sue virtù curative, consiglio di consumarla come spuntino o merenda, lontano dai pasti, perché diluirebbe eccessivamente i succhi gastrici, rendendo laboriosa la digestione.

Di sera potrebbe dare un importante effetto diuretico durante le ore notturne – conclude Monica Bertoletti – per cui sconsiglio il consumo dopo cena, perché i reni hanno diritto ad un sano riposo per rigenerarsi, dopo le 18.

Un’ultima raccomandazione: i semi non vanno masticati perché possono irritare fastidiosamente e dolorosamente l’intestino”.