Deciso a scendere in campo quale candidato sindaco anche Sergio Manciuria.
di Graziarosa Villani
Anguillara in piena campagna elettorale. Dopo la sfiducia al sindaco Sabrina Anselmo con le dimissioni contestuali di 9 consiglieri comunali tra i quali l’ex presidente del Consiglio comunale Silvia Silvestri e Ernesto Liberati, il paese è alle prese con la messa a punto delle alleanze in vista de ritorno alle urne che, al momento, dovrebbe arrivare a fine maggio.
In Comune intanto si è insediato il commissario prefettizio Gerardo Caroli che proprio in questi giorni sta valutando lo stato dell’arte. Molte le problematiche aperte tra cui quello sulle scuole e la loro vulnerabilità sismica. C’è anche il nodo della attuazione della variante al Prg dopo il lunghissimo iter che il provvedimento ha avuto anche alla luce delle decisioni prese dalla giunta Anselmo di innovare piuttosto che revocare lo strumento urbanistico. Dalle forze politiche sembra scalciare e voler emanciparsi dalla vecchia guardia Enrico Serami di Fratelli d’Italia mentre il Partito Democratico, con la recente nomina dell’ex sindaco Francesco Pizzorno, mostra di affidarsi ad una figura di mediatore tra le due anime del partito locale divise a più riprese tra la corrente che fa capo ad Emiliano Minnucci e quella che fa capo ai Bianchini.
Si parla anche di una probabile candidatura a sindaco del’ex sindaco Antonio Pizzigallo di Forza Italia. Appare deciso a scendere in campo quale candidato sindaco anche Sergio Manciuria di Anguillara. Certo è che i tempi sono ristrettissimi e che le elezioni si avvicinano. In queste settimane si intensificano gli incontri tra gli addetti alla politica locale. La caduta della giunta pentastellata è stata comunque accolta con grande soddisfazione anche dai suoi sostenitori originali. Di fatto si è rilevato un fallimento e ora le conseguenze restano in eredità ai futuri amministratori.
Graziarosa Villani