Anguillara, Michele Cardone: “opposizione di responsabilità”

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E’ uscito sconfitto dal ballottaggio con Angelo Pizzigallo. Ma per soli 43 voti.

Michele Cardone nuovo alla politica ha tenuto testa allo squadrone di centrodestra spalleggiato da quattro partiti. Con lui il Partito Democratico oltre ad una forza che si è definita Sinistra in Comune e frange del M5S. L’Ortica lo ha intervistato.

Michele Cardone, la delusione deve certo essere stata grande. Perdere dopo essere arrivati a ballottaggio per soli 43 voti. Cosa non ha funzionato?

Sicuramente è stata una battaglia giocata fino all’ultimo voto. Nascondere la delusione sarebbe sbagliato e non darebbe il senso dell’impegno e della passione che io e tutta la mia squadra abbiamo messo in campo. Non ho nulla da rimproverarmi perché arrivare a questo sostanziale equilibrio,testimonia che i messaggi che abbiamo lanciato sono passati in maniera forte riuscendo ad arrivare alla gente, ai cittadini.

A suo avviso l’ha penalizzata o premiata il fatto di essere sostenuto dal partito democratico?

All’inizio del percorso abbiamo fatto una scelta di campo, il Pd insieme al gruppo di Sinistra in Comune hanno ascoltato il progetto che proponevamo e che partiva da un allargamento ad un gruppo civico con diverse esperienze e sensibilità. Il progetto voleva dimostrare capacità di andare oltre schemi consolidati e nella concertazione si è arrivati ad una mia candidatura, condivisa ed appoggiata da tutti. Credo ne sia nato un percorso molto interessante, come anche stabilito dalle urne, sul quale continuare a lavorare per il futuro.

Ha ottenuto il sostegno anche dei 5 stelle, in particolare la ex vicesindaca Sara Galea l’ha appoggiata apertamente. Come ha accolto questo appoggio?

Sara Galea come altri privati cittadini hanno seguito la campagna elettorale e hanno riconosciuto, credo, un gruppo valido di donne e di uomini a cui dare fiducia. Chiunque ha trovato degli elementi da condividere nel nostro programma e ci ha appoggiato, ha dato una spinta utile e produttiva. In fondo si parlava di Anguillara e di progetti PER Anguillara e su certi temi si deve andare oltre le semplici appartenenze, valutando cosa possa essere più utile per questa nostra Città.

Il calo tra il primo e secondo turno è stato sensibile. Quali i fattori a suo avviso?

Capita spesso ed è quasi fisiologico che alcuni elettori non tornino a votare. Va anche detto che forse alcuni cittadini non hanno ritenuto utile dare il proprio voto essendo venuti meno gli altri due canditati alla carica di Sindaco presenti al primo turno. Mi dispiace perché chi non sceglie affida la propria voce ad altri, decidendo di rimanere imparziale. Forse questo dato testimonia anche, come più volte detto, una problematica di tipo sociale che vede una parte della popolazione che non si sente rappresentata nella cittadina. Su questo aspetto vanno fatte profonde riflessioni ed un lavoro di recupero che riattivi un senso civico di comunità, partendo proprio dalle periferie dove spesso c’è un calo notevole del numero dei votanti.

In Consiglio comunale che tipo di opposizione porterà avanti?

Di concerto con Enrico Stronati e Matteo Flenghi affronteremo il ruolo con responsabilità, partecipando attivamente e avanzando anche nostre proposte. Se riscontreremo progetti e azioni utili ed efficaci non potremo che accoglierle, svolgendo il nostro ruolo di verifica e controllo. Diversamente attueremo un’opposizione solida a tutela di tutte le persone che hanno deciso di essere rappresentate da noi. Credo che i primi segnali arriveranno dalla composizione della Giunta e dalla nomina del Presidente del Consiglio, figura di garanzia, azioni dalle quali si potrà comprendere la direzione che Angelo Pizzigallo vorrà dare alla Città.

Qual è il progetto che davvero la rammarica di non poter portare avanti?

In realtà sono talmente tanti i progetti di cui abbiamo parlato che sceglierne uno sarebbe riduttivo. Certamente però quello della “città dei bambini” rappresenta un passaggio concettuale sul quale avrei voluto investire energie e risorse notevoli. Se non comprendiamo che alla risoluzione delle emergenze, vadano da subito affiancate azioni strutturate e coraggiose per rivedere il modo in cui possiamo vivere questa città, rendendola più fruibile per i nostri ragazzi, si finirà per rincorrere solamente le criticità senza immaginare dove essere tra qualche anno. Investire nel futuro delle nuove generazioni è il punto di partenza per ricostruire una comunità in crisi di senso civico come la nostra, partire dal punto di vista dei più giovani,  secondo me, è la chiave di lettura corretta.

Cosa pensa del fatto che la coalizione che ha sostenuto Pizzigallo veda anche esponenti di Casapound?

Ognuno sceglie i propri compagni di viaggio per lo sviluppo di un percorso, per affinità politica o necessità elettorale. Non voglio entrare nel merito perché credo sia inutile ora, ritengo però che chi ha dato fiducia alla coalizione di centrodestra abbia espresso un giudizio assegnando delle preferenze precise e questo è un dato politico. Ribadisco che per quello che mi riguarda ora vorrei parlare solo di Anguillara e della necessità di calendarizzare da subito soluzioni ai problemi dell’acqua e delle scuole. Per quello che mi riguarda inizia una nuova esperienza che accolgo come tutto ciò fatto fino ad ora, ovvero entusiasmo e voglia di imparare rimanendo tra la gente per assolvere al compito che mi è stato assegnato.

Graziarosa Villani