Anguillara: Disservizi Acea? Sindaco “si lava le mani”

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Dibattito in aula consiliare dopo la mozione del consigliere Manciuria. Francesco Falconi solleva dubbi di costituzionalità

Appello delle opposizioni al Comune di Anguillara affinché si faccia di più per contrastare lo strapotere e i disservizi Acea. Un’estate da paura nel Comune dopo il passaggio di un anno fa alla multinazionale secondo i diktat governativi. Un lungo dibattito si è tenuto in un recente Consiglio comunale dove sono stati discussi  gli effetti del passaggio e dei disservizi a danno dei cittadini. Sul punto il consigliere di minoranza Sergio Manciuria aveva presentato una interrogazione.

L’impressione è che Acea ci ha provato inviando bollette a chi non ha utenza, rendendo non residenti utenze prima casa, gonfiando conguagli e consumi.  Disservizi a non finire, L’effetto una marea di telefonate, reclami, ricorsi per ristabilire la verità dei fatti. Manciuria ha sottolineato tra l’altro l’aumento delle tariffe rispetto alla gestione comunale. Enrico Stronati ha sollecitato una assemblea pubblica per fugare tutti i dubbi e ha chiesto al sindaco se nella conferenza dei sindaci si è reclamato in piano di interventi – con l’ammodernamento ad esempio dell’anello fognario Cobis – scritto in convenzione. Importante capire i controlli su arsenico e floruri visto che il sito della spa non è aggiornato. Il 3 ottobre scorso per sforamento dei limiti emessa ordinanza di non potabilità dell’acquedotto Montano che serve il centro storico. Ha volato alto Francesco Falconi sollevando dubbi di costituzionalità sul monopolio di fatto che Acea esercita sul territorio e per il mancato rispetto del referendum sull’acqua, sollecitando un coraggioso intervento del Comune. Falconi ha aggiunto che il Comune dovrebbe pretendere che il governo targato Fratelli d’Italia – che si era detto contrario all’obbligo di adesione – mantenga fede alle promesse elettorali. Leda Catarci dai banchi dell’opposizione ha chiamato con la parola giusta quanto è avvenuto: “privatizzazione” dell’acqua, bene primario strategico. In replica sia il sindaco che l’assessore delegato Enrico Serami hanno detto di essersi attivati per raccogliere le segnalazioni. Non di più. Eppure il territorio di fatto autosufficiente dal punto di vista idrico potrebbe fare la voce alta per sollecitare Acea a fare meno profitto, prevedendo ad esempio, come proposto da Stronati, tariffe scontate per famiglie con persone non autosufficienti che hanno un consumo d’acqua molto elevato.