Contante negato anche all’ufficio postale di Ladispoli

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ufficio postale

Controllo o mancanza di banconote?

No al contante, almeno per Abramia Giuseppe. Dopo il No delle banche alla richiesta di liquidità anche Poste Italiane nega all’utente il ritiro di denaro dal proprio conto. Nonostante la prenotazione – come da procedura – inoltrata dal titolare dell’attività di Cambio Oro di via Milazzo a Ladispoli, l’ufficio postale non rispetta gli accordi, impedendo di fatto al signor Abramia di svolgere il suo lavoro. Nell’ufficio postale di via Caltagirone il giorno concordato per il ritiro, l’amara sorpresa. Ma cosa succede?

Va di moda criminalizzare il denaro contante

Escludendo l’accanimento personale nei confronti del protagonista si cerca di comprendere la direzione in cui sta andando il governo. La lotta al contante si sta rafforzando sempre di più, la giustificazione che emerge dal dibattito politico è la lotta all’evasione, ma autorevoli studi anche dalla Commissione Europea ne smentiscono  l’efficacia. La stessa Bankitalia afferma che il denaro contante viene in genere utilizzato per effettuare transazioni di importo limitato. Più che lotta all’evasione è lotta ai cittadini, è evidente che siamo davanti a misure eccessive che minano la libertà.

Chi lavora esclusivamente con il contante cambia lavoro e, tutti indistintamente, non siamo più padroni dei nostri averi? Non basta più dover giustificare il prelievo, già misura discutibile, oggi si assiste alla gestione dei propri beni, al blocco. Nel caso dell’imprenditore ladispolano, tiene a sottolineare lo stesso “senza validi motivi. Che poi, stiamo parlando di 10mila euro non di un milione!” – afferma.

Abramia ha documentato l’episodio, nel video si assiste alla telefonata alla Guardia di Finanza di cui richiedeva l’intervento sul posto; la richiesta all’impiegato di una motivazione al rifiuto, di una risposta scritta. Richiesta non soddisfatta. «Possibile che debba ricorrere al ritiro tramite bancomat ogni giorno anziché disporre del contante necessario e/o desiderato? Mancano i soldi?!

Ufficio postale: no cash!

Ebbene, è facile pensare al peggio, ripercorrendo i cambiamenti: prima l’obbligo di ricorrere a strumenti di pagamento tracciabili – che significa imporre alle persone l’utilizzo di un servizio a pagamento reso da privati, le banche. E questo lo abbiamo accettato e digerito,  poi, sopra a certe cifre, precludere l’uso del contante –  che viola il diritto alla privacy in termini di anonimato, di riservatezza negli spostamenti e del proprio denaro.
Il prossimo passo è l’eliminazione del denaro contante – che nasconde non poche insidie come il controllo totale. Perché? Senza troppo fantasticare avere la possibilità di bloccare con un click chiunque venga considerato un bambino cattivo! Solo per fare un esempio.

Ecco che allora, alla luce di sempre più frequenti disposizioni che violentano l’individuo sarebbe opportuno porre attenzione a tutti i piccoli e grandi cambiamenti che apportano con leggerezza, ma che sono mattoni, senza ridurre tutto a tanto è uguale!