Il sostantivo femminile diarrea deriva dal greco e significa letteralmente “colare da tutte le parti”. Defecazione liquide e frequenti. Va distinta da variazioni del formato delle feci, dall’aumentata frequenza delle evacuazioni con scarsa quantità di feci peraltro normali.
Un decorso improvviso, acuto, con spesso nausea, vomito e febbre può anche essere dovuto ad un’intossicazione alimentare, ma è tipico delle infezioni virali e batteriche, delle diverticoliti, della diarrea da farmaci, di forme ischemiche. Talora può anche essere l’esordio, la presentazione iniziale di una malattia infiammatoria intestinale. Questa diarrea acuta è di origine infettiva in più del 90% dei casi.
Quali le cause invece della diarrea cronica?
Il malassorbimento intestinale, l’insufficienza pancreatica, le malattie infiammatorie intestinali, patologie endocrine oppure metaboliche, l’abuso di lassativi, le neoplasie intestinali con stato ipersecretivo o ostruzione parziale, sindrome del colon irritabile, infestazioni parassitarie.
Delle feci maleodoranti, untuose, ci indirizzano su un malassorbimento dei grassi (insufficienza pancreatica). Feci voluminose, chiare, schiumose, anche esse grasse (steatorrea) con distenzione addominale, flautolenza, deficit di vitamine liposolubili, flatulenze sono tipiche della sprue celiaca causata dal glutine nella dieta. Il deficit di disaccaridi (intolleranze al latte) comporta sintomi diversi: diarrea esplusiva dopo ingestione di disaccaridi, gonfiore addominale, distensione, crampi. La malattia è congenita negli asiatici e nei neri. Le malattie infiammatorie intestinali più frequenti e conosciute sono il Morbo di Crohn e la Colite (rettocolite) ulcerosa.
Come distingue su base anamnestica?
Ancor prima di ricorrere all’indispensabile colonscopia? La colite ulcerosa presenza diarrea liquida spesso ematica; tenesmo (tensione dolorosa di bruciore e bisogno continuo di defecare avvertita a livello dell’ano); dolore crampiforme nei quadranti inferiori dell’addome. Si associa a febbre, perdita di peso, arrossamenti cutanei. Vi è anemia, VES elevata, ipoprotinemia. Nel morbo di Crohn l’esordio è più insidioso con attacchi intermittenti di diarrea, febbre moderata, l’arrossamento cutaneo (rash) è meno frequente, ma può costituire il sintomo iniziale. La malattia diverticolare è sovente asintomatica (diagnosticata solo dalla colonscopia o clisma opaco). Talvolta vi è dolore ricorrente al quadrante inferiore addominale sinistra alleviato della defecazione, con alternanza di stipsi e diarrea. Nella diverticolite al dolore si associa oltre alle alterazioni dell’alvo anche la febbre, aumento dei globuli bianchi (leucocitosi) e dolori forti al colon. Per quanto riguarda le parassitosi intestinali responsabili di diarrea le Giardiasi è una delle più comuni. L’infezione si contrae soprattutto con l’ingestione di acqua contaminata da cisti di Giardia lamblia. Può anche avvenire per trasmissione interpersonale in condizioni igieniche scadenti. L’infezione può essere asintomatica ma vi è più spesso una diarrea acuta con malassorbimento. Dopo un periodo di incubazione che varia da 1-3 settimane i sintomi possono essere acuti oppure svilupparsi più gradualmente. Vi è dolore, diarrea, gonfiore addominale, flatulenze, eruttazione, nausea e vomito. Il dolore perdura, in genere, poco più di una settimana mentre la diarrea può scomparire anche prima.
Vi sono però le forme croniche nelle quali le diarree possono anche persistere assieme a flatulenze ed eruttazioni offensive (solforosa) e talora anche incontinenza fecale. Ritornando alle forme batteriche ricordo la febbre enterica (febbre tifoide) causata da svariati tipi di salmonella trasmessa da cibi o bevande contaminate. Dopo un periodo di 5-14 giorni di incubazione l’insorgenza è graduale con stato di malessere, cefalea, mal di gola, tosse, seguito da diarrea (nella salmonella Typhi vi è stipsi). Ricordo ancora le Shighella con febbre, malessere, diarrea tipicamente ematica, l’Enterite da Campylobacteris con febbre , vomito, dolore addominale, diarrea ematica, il Colera (vibrio colera) con diarrea acuta e rapide disidratazioni che può essere mortale se non viene curata prontamente. La Brucellosi, da ingestione di formaggio o latte non pastorizzato, provoca febbre, sudorazione offensiva (“da stalla”), anoressia, dolori dorsali, linfadenopatia ma non diarrea.