Dopo il primo scheletro, rinvenuto durante scavi Acea, davanti all’ingresso della metro Piramide ne spuntano altri due: una donna e un bambino.
E se il mistero del primo scheletro, ritrovato durante scavi Acea davanti all’ingresso della metro B Piramide, pareva pressoché risolto perché si era appurato che le ossa sarebbero appartenute a un uomo la cui tomba pareva essere stata trafugata, il nuovo ritrovamento cambia un po’ le carte. Vicino al primo scheletro, ne sono stati trovati altri due. Si tratta dei resti di una donna e di quelli di un bambino. Che fossero familiari? Una famigliola del I secolo a.C.?
La presenza di numerosi chiodi intorno alle ossa porta a ipotizzare che i due siano stati sepolti in una sorta di cassa, il cui legno è però andato distrutto nel corso dei secoli. Un dettaglio? Il bambino era deposto tra l’anca e il ginocchio della donna, probabilmente sua madre.
Come anche nel primo caso, anche queste due sepolture sono prive di corredo. Gli archeologi non hanno dubbi: i tre scheletri appartengono alla necropoli Ostiense, sorta nel I secolo a.C. ai lati della via consolare e sopravvissuta per molti secoli. Si tratta, secondo la Soprintendenza, di tombe molto povere di età tardo antica (IV-VI secolo d. C.), già ampiamente compromesse da precedenti lavori di scavo per le tubature di acqua e elettricità.
Gli scavi fanno parte di un cantiere di Acea per il rinnovamento dell’illuminazione della piazza. Nei prossimi mesi, infine, la Soprintendenza promuoverà indagini scientifiche e antropologiche sugli scheletri per ottenere ulteriori informazioni sui defunti sepolti: si faranno analisi sui denti per tentare di risalire alla loro alimentazione, ma si controlleranno anche eventuali deformazioni delle ossa che potrebbero essere collegate a certi tipi di lavoro.
Da un primo quadro di analisi scientifiche, archeologiche e antropologiche pare che l’uomo – il primo scheletro, venuto alla luce il 20 settembre – avesse tra i 30 e i 39 anni, mentre la donna sarebbe morta tra i 20 e i 30. L’ipotesi è che sia lei che il suo bambino fossero morti durante il parto: lo scheletro, infatti, sembra avere segni di un parto, proprio a ridosso del decesso.
(Fonte: Messaggero)