Credo che l’Aglio (Allium sativum) sia paragonabile ad un vulcano vegetale in miniatura.
La materia prima che utilizziamo è il bulbo raccolto in estate, al tempo in cui la parte aerea della pianta con foglie lineari e fiori bianco – rossastri, si è seccata completamente. Il bulbo un germoglio che vive sottoterra, di aspetto tondeggiante, costituito da un infuso assai corto e da bulbilli, spicchi di aglio, bianchi e serrati tra loro come il pugno di una mano: un segnale di forza, di potenza.
E quanto zolfo, come nel mondo minerale vulcanico, vi è nell’aglio? Il suo costituente principale e l’allicina (bisolfuro di allile e bisolfuro di allilpropile) a ciò va aggiunto zolfo e silicio, tiocianati, fruttosani, vitamine A,B,C.
L’Aglio non erutta lava e lapilli, il vegetale con l’ossidazione all’aria dell’allicina porta al disolfuro di allile (J. Bruneton. Pharmacognosie.Tecnique et documnetation. Lavoisier. Paris 1993). E’ proprio dallo zolfo, metalloide diffusissimo nella crosta terrestre che, sia puro che combinato, viene impiegato nella preparazione della polvere pirica, quella che produce fuoco con tutta la sua esplosiva potenza.
Questi dettagli dovrebbero già farci comprendere che l’Aglio è un farmaco naturale sotterraneo che può esserci utile in quasi tutti gli organi dell’essere umano. Il suo organotropismo va dall’apparato cardiovascolare (ipertensione arteriosa lieve, aterosclerosi, arteriopatie degli arti inferiori e dei tronchi sovraortici) all’apparato respiratorio (infezioni recidivanti); dal metabolismo lipidico e glucidico (ipercolesteorlemia, ipertrigliceridemia, diabete mellito tipo II dell’adulto).
L’Aglio, come la Capsella, appartiene alla famiglia delle Liliacee, ed è, sin dal tempo dei Sumeri, diffusamente coltivato ovunque come ortaggio da condimento e come antisettico vegetale e vermifugo. <Un fitocomplesso senza età capace di incrementare la forza e la resistenza fisica, nonche di prevenire le malattie infettive e degenerative> (B.Brigo, L’uomo, la fitoterapia, la gemmo terapia 1997).
Seguendo un salutare stile di vita l’Aglio può essere un toccasana sia nella prevenzione che nella cura fitoterapica di patologie non gravi. Studi scientifici quali quelli condotti dal francese M. Rombi (100 plantes medicinales. Nice 1991) hanno convalidato numerose virtù terapeutiche: proprietà antibatterica, grazie alle quali manifesta attività antisettica ed antibiotica (specie a livello intestinale contro stafilo e streptococco) nonché antifungina. Sono poi state dimostrate, inoltre, proprietà ipotensive, ipolipidiche ed antiaggregante piastriniche.
Grazie alla formazione di trombobassano A2 l’Aglio ha un meccanismo d’azione simile all’aspirina in basse dosi (es. cardioaspirin 100 mg) nel ridurre Il rischio di trombosi, infarto, Tia, ictus cerebri. La ricchezza dello zolfo è in grado di assicurarci un’azione antiossidante in virtù dell’ossidazione dell’acido arachidonico.
E’ controindicato in tutti coloro che assumono farmaci anticoagulanti. H. Maderi ha verificato, nel 1990, che l’estratto secco titolato e standardizzato (Est. allicina 1,3%) alla posologia di 800 mg/die per quattro mesi riduce il livello di colesterolo, con una diminuzione di quello LDL ed incremento dell’HDL.
L’effetto coadiuvante nel trattamento dell’ipertensione essenziale sarebbe imputabile ai tiocianati e all’inibizione delle catecolamine. L’attività antisettica a livello della flora patogena interstiziale permette all’Aglio di essere un ottimo disinfettante intestinale a cui va aggiunta un’azione colagogo – coleretica (via biliari) di alto grado e tale di contrastare il meteorismo grazie soprattutto all’attività antispasmodica ed antifermentativa dell’allicina.
E ancora. Nei fumatori con manifestazioni catarrali recidivanti (BPCO) l’Aglio è in grado in parte di contrastarle. A livello gastrico i Cinesi e altri popoli che fanno largo uso di questo vegetale ammalano assai raramente di K gastrico (azione antitumorale?). Per quanto concerne la ghiandola tiroidea si è constatato che piccole dosi di Aglio la stimolano (utile nell’ipotiroidismo subclinico) mentre alte dosi la inibiscono (coadiuvante nell’ipertiroidismo).
Non posso elencarvi statisticamente quante volto ho prescritto Allium sativum T.M. 40 gtt tre volte al giorno (diluite in un po’ d’acqua) oppure più spesso l’estratto secco titolato standardizzato in cps (1-2 volte al giorno). So che sono state molteplici. Per finire una formula coadiuvante nell’iperglicemia: Allium sativum e Olea europea entrambi in T.M. ed ana parti 40 gtt, tre volte al giorno.