Alla Melone, lezione di legalità

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La nostra scuola ha avuto la possibilità di accogliere due ispettori della polizia di Stato che ci hanno parlato di un tema molto importante: la legalità.

Siamo entrati in sala teatro e neanche il tempo di sedersi che uno dei due ufficiali ci ha posto un quesito che ci ha messo subito in difficoltà, ovvero cosa fosse per noi la legalità. Sono uscite varie risposte che ci hanno portato alla conclusione che ”legalità” è ciò che si può fare senza infrangere la legge. Ci hanno anche fatto capire che questo concetto cambia nel tempo e con esso anche le leggi, spiegandoci che, svariati anni fa, molte leggi erano diverse, come per esempio le leggi razziali o le leggi sulla tutela delle donne. Infatti, le donne nei primi anni del XX secolo avevano pochissimi diritti e la legge per loro veniva applicata in modo diverso, come ad esempio in caso di molestie o peggio, in cui all’uomo colpevole veniva inflitta solo la pena minore per “oltraggio alla morale”. Tra l’altro nel caso in cui il molestatore chiedeva alla famiglia della ragazza di sposarla e quest’ultima accettava, l’uomo non scontava nessuna pena. Col tempo però è cambiata la mentalità e con essa anche le leggi.

Ci hanno poi anche parlato dei pericoli del web e dei cellulari. Per prima cosa i cellulari ci rendono più distratti, esponendoci così ai pericoli e ci rendono fragili. Sul web poi, si possono trovare informazioni sia vere che false, senza che possiamo distinguerle, su chiunque e su qualsiasi cosa e ciò può essere usato sia a fin di bene dalla polizia, che da malintenzionati. Poi ci hanno fatto presente i rischi di quando postiamo qualcosa, poiché quel qualcosa rimarrà sul web per sempre e di proprietà di altri. Un altro rischio del “postare” online è il fatto che è illegale mettere foto o video di altre persone senza avere il loro consenso o senza sfocare le loro facce. Ci hanno anche raccontato di alcune persone che sono state truffate online e ci hanno raccomandato di stare attenti.

Un altro tema che ci è stato esposto è quello della sicurezza alla guida, che non deve essere mai messa in pericolo per via dell’alcool. Infatti, ci hanno ribadito più volte che se si beve alcool non si deve mai e poi mai guidare. Ci hanno anche consigliato, per quando saremo grandi, di non rifiutarci mai di fare l’alcol test, poiché se ci rifiutassimo la sanzione a noi applicata sarebbe quella massima.

Successivamente ci hanno mostrato dei video riguardanti la sicurezza in treno. Abbiamo visto scene di ragazzi che hanno messo a soqquadro un treno ed hanno scontato tre anni in galera e pagato più di 402.000 euro; di un signore che attraversa i binari di un treno all’ultimo secondo e si salva per poco, oppure anche di un ragazzo che ha girato un video dove si sdraia sui binari mentre il treno gli passa sopra sfrecciando a massima velocità e lui ne esce illeso. Ovviamente quest’ultimo non era vero, e lo si deduce da vari errori nella modificazione del video, ma ci ha comunque aiutato a comprendere i rischi e le conseguenze.

Infine, prima di tornare nelle nostre classi, i due ufficiali ci hanno consegnato un questionario in cui ci chiedevano un giudizio personale. Secondo me l’incontro con i due ispettori della Polizia ci ha aiutato a comprendere le conseguenze delle nostre azioni e i rischi di determinate scelte. Penso che potrebbe esserci molto utile in futuro, quando verremo messi di fronte a situazioni potenzialmente pericolose, che siano in macchina, in treno, in stazione o online.

Daniele Stella, classe 3F